Mr Fridge. L’Irlanda in autostop con un frigo
- Autore: Tony Hawks
- Genere: Letteratura di viaggio
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Feltrinelli
Una lettura divertente e spensierata per trascorrere piacevolmente un pomeriggio piovoso e grigio, come sono i giorni in quest’ultimo periodo nel quale la primavera sembra essersi allontanata. L’unica nota incresciosa è che “Mr Fridge. L’Irlanda in autostop con un frigo” è fuori catalogo, forse rimediabile in qualche mercatino di libri, dove l’ho trovato, in attesa che lo ripubblichino. Tony Hawks, nato a Brighton, vive a Londra dove si occupa di scrittura, di musica e di televisione. “Mr Fridge” è stato il suo romanzo d’esordio nel quale racconta le peripezie e le scoperte del suo viaggio in Irlanda, alla fine degli anni ottanta.
Un inglese convinto delle politiche volute e attuate dal primo ministro Margaret Thatcher, che in una terra controversa e piena di ferite profonde cambierà il suo modo di guardare le cose. Tony Hawks mai avrebbe immaginato di perdere una scommessa una sera con i suoi amici in un pub, dove avevano bevuto oltre misura e che mai nella sua vita avrebbe dovuto studiare la cartina dell’Irlanda, terra a lui sconosciuta. Per un mese avrebbe camminato lungo strade incognite con quel piccolo elettrodomestico, di forma rettangolare e modello leggero, e del suo viaggio in autostop avrebbe condiviso le scoperte e gli eventi con i fan radiofonici. Una tenda e un sacco a pelo, l’avventura e l’ignoto sarebbero state le sue uniche compagne di viaggio. Da Dublino verso il Donegal, l’isola di Tory e poi nel Wexford escludendo l’Irlanda del Nord perché in quel periodo un piccolo contenitore sarebbe stato scambiato per una bomba. La partenza era prevista nel mese di maggio, quando l’Irlanda non era affollata da troppi turisti.
“La ragione della mia presenza in quella terra, l’apogeo di un sogno cullato così a lungo e l’esordio di un’improbabile e imprevedibile idea pioneristica. Mi trovavo al punto di non ritorno. Il mio zaino, il mio frigo e la mia volontà. Niente poteva fermarmi ora”.
Racconterà di giornate ricche di emozioni nel sistemarsi lungo il ciglio stradale e avere un sussulto di speranza ogni volta che scorgeva un veicolo all’orizzonte. Nell’attraversare scenari mozzafiato, panorami selvaggi, integri e ventosi. Armagh, Sligo, la terra di Yeats, Westport, fiorente cittadina progettata nel diciottesimo secolo, Cork, la campagna irlandese cosparsa di case abbandonate per la storia travagliata irlandese. L’Isola di Tory, in un braccio di mare conosciuto come lo stretto che separa l’isola dalla costa e che nei mesi invernali rimaneva a lungo isolata. Popolata da irlandesi tenaci, rimasti nella loro terra, fieri delle loro origini, negli anni difficili quando il governo fece di tutto per mandarli via. I pub e la gente ospitale, curiosa, come il primo ubriaco, un uomo allegro avanti negli anni che entra a bere a cui seguirà nelle ore che trascorrono tra le chiacchiere e la musica l’entrata del secondo uomo ubriaco. Incontri indimenticabili di persone semplici e speciali e di piaceri inaspettati. Una singolare e incredibile avventura che mai Tony Hawks dimenticherà.
“Il viaggio non aveva certo cambiato la vita degli irlandesi, ma la mia si. Ero un’altra persona, ero migliore. Avevo fatto scoperte, imparato lezioni importanti. Da quel giorno in poi mi sarei fermato per un autostoppista, avrei riso con ubriachi allegri nei pub e rispettato il diritto che ha un chitarrista incapace di suonare insieme agli altri. Avevo imparato la tolleranza, avevo imparato che ci si può fidare dei propri simili in caso di bisogno e avevo imparato un modo nuovo e piacevole di ferirmi con delle schegge”.
Mr. Fridge. L'Irlanda in autostop con un frigo
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