Niente è mai acqua passata
- Autore: Alessandro Bongiorni
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Frassinelli
- Anno di pubblicazione: 2016
Non passa inosservato: alto imponente, elegante, occhi verde smeraldo, ma è scontroso, l’espressione sempre cupa, la rasatura trascurata, una mezza Marlboro in bocca (per sentirsi meno in colpa) e qualche superalcolico a portata di mano. Odia i poco di buono con tutto se stesso il vice commissario Rodolfo “Rudi” Carrera, Questura di Milano, eroe solitario del romanzo noir “Niente è mai acqua passata”, edizioni Frassinelli (giugno 2016, pp. 386, euro 18,50). Un protagonista turbato quello creato dal trentunenne scrittore meneghino Alessandro Bongiorni, pieno di contrasti, col cappotto di cachemire indossato sulla barba incolta.
È inquieto anche il romanzo, ma questo diventa un pregio più che un difetto. Un testo nervoso, tutto periodi brevi, dialoghi secchi, frasi asciutte, continui accapo, che disegnano pagine di rapidissima lettura.
Un introverso, ma campione irriducibile dell’anticrimine, dunque, in una Milano cupa quanto lui, vissuta quasi sempre nelle ore notturne, che l’autore milanese dimostra di adorare, specie nella sua parte più antica: le mura romane e dintorni.
È il secondo episodio del superpoliziotto in disgrazia per aver sconfitto il malaffare. Un samurai stanco in tempo di pace, ecco cos’è adesso Carrera, secondo Alessandro, scrittore giovane, che ha cominciato a pubblicare thriller appena ventiquattrenne (di questo passo e con questo stile andrà lontano). Il primo Rudi-romanzo è stato “La sentenza della polvere”, pubblicato da un altro grande editore nazionale, Piemme, nel 2014.
Nella narrativa di Alessandro Bongiorni, non sono le qualità a favorire le promozioni in certi impieghi istituzionali, anche di responsabilità sociale come quelli di pubblica sicurezza. Basta guardare il commissario Fenisi, schiavo dell’alcol, e professionalmente del tutto incapace, una dote che per il datore di lavoro pubblico sembra una garanzia di carriera.
A proposito di avanzamenti, anche Sandro Chiodi è stato promosso, grazie al fiuto di giornalista senza troppi scrupoli, all’ostinazione con cui scava nel marcio e al pelo sullo stomaco. Da inviato di provincia è asceso alla direzione del primo quotidiano nazionale, a capo di quella che considera una manica di smidollati, senza mai un‘idea decente o un titolo meno che scontato, ma che resta pur sempre la redazione numero uno nel Paese, con le sue inchieste che fanno traballare anche scrivanie importanti. Ed è tutto merito dell’Operazione Hoover descritta nel titolo precedente, una delle più efficaci contro il traffico di eroina gestito dal cartello sudamericano e protetto dalle sue propaggini in città, le pandillas, le bande di latinos della periferia.
Stavolta, in una Milano più “di notte” che “da bere”, Carrera è sulle piste di una coppia di rapinatori di vecchiette e intercetta per caso un segmento del racket della prostituzione, sempre più fiorente in mano alla criminalità dell’Est. Salvando una giovane prostituta da un cliente violento, incrocia un grosso giro di papponi albanesi e ne sbatte in galera non pochi. Rudi è fatto così, non molla mai, non cede di un passo. Avanti a tutti i costi, con quella faccia corrucciata e al diavolo la carriera. Lo sa bene chi gli è vicino, Monica, la sensuale infermiera che vive con lui da due anni una relazione altalenante – ed ora si scopre incinta – e Raimondo, il barone che dispensa consigli, uomo di una saggezza senza uguali, rafforzata dalla vita di strada. Ex ingegnere, dopo un “errore” si è retrocesso a un’esistenza senza casa, sulle scale della chiesa di San Sepolcro. Homeless filosofo, è capace come nessuno di rassicurare e orientare il poliziotto turbato.
Tra i nomi nuovi, c’è Beppe Modica nel romanzo Frassinelli. Un bel personaggio. Dirigente d’azienda, si è licenziato, ha venduto la casa e percorso l’intera Europa per rintracciare la figlia, finita nel nulla quattro anni prima, durante una festa organizzata dalle amiche per i diciotto anni, in una delle discoteche più alla moda. A metà serata la bellissima Giada era uscita a fumare la terza sigaretta della sua vita: la borsetta era stata trovata sotto una macchina a un centinaio di metri dal locale. Nessun testimone, zero tracce.
Giada è sparita, come migliaia di persone scomparse “dal vero” in Italia, non solo nei romanzi. Si dovrebbe dire “dal vivo”, ma considerato il probabile tragico destino di gran parte di loro, sembra inopportuno.
Niente è mai acqua passata
Amazon.it: 7,40 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Niente è mai acqua passata
Lascia il tuo commento