Non costa niente di Saulne

"Città strana Shangai, dove i più ricchi e i più poveri vivono fianco a fianco. Mi chiedo che impressione faccia tutto questo agli stranieri che vivono qui da più tempo. La città li avrà cambiati in qualche modo?"

L’interrogativo e compagno di viaggio del giovane Pierre in una metropoli dall’aspetto consumista, ornata di luci, ristoranti di lusso e night club ma che nasconde un altro volto povero: incorniciato da vicoli, baracche, rifiuti e oggetti rotti e abbandonati. Da turista a monaco introspettivo cambierà il suo modo di vedere la realtà: inizialmente spende tutti i soldi in frivolezze per poi vivere con soli sessanta centesimi al giorno e un unico pasto. Si priverà di tutto, allontanando i superficiali amici senza più chiedere aiuto a nessuno e in attesa di un’eredità.

Un intenso romanzo grafico di Saulne (Sylvain Limousi), una critica pungente al modello di sviluppo predominante, il ritorno del giovane Pierre alla ricerca di una vita essenziale costituita da semplici gesti, in cui impara a pensare con lo stomaco e a stare solo. La sua metamorfosi procede dal colore vivace al grigiore di una realtà nascosta dall’effimero, dai pensieri alla contemplazione e silenzio.

Un cambiamento condizionato spesso dall’eccesso della società in cui si vive, dall’utopia del benessere ma che cela la distopia, per poi capire l’importante senso di vuoto catapultato in un minimalismo dell’essenza.