Non ditelo allo sposo di Anna Bell

“È una legge universale: il giorno del suo matrimonio, ogni donna dovrebbe sentirsi una principessa. Ed io mi ci sento eccome, quando abbasso lo sguardo sul mio abito: è così vaporoso, candido e impalpabile da far invidia a una meringa”.

Il sogno di tutta una vita stava per realizzarsi, Penelope detta Penny già si vedeva accompagnare lentamente all’altare da suo padre e come sottofondo la marcia nuziale. Circondati da amici e familiari sorridenti, “mia madre è seduta in prima fila e non sta più nella pelle dalla felicità”, padre e figlia percorrevano la navata. Accanto all’altare Mark Robinson, il bellissimo sposo sorrideva a Penny proprio nello stesso modo nel quale il principe William aveva fatto con la sua Kate.

“È il giorno più bello della mia vita. Sono una vera principessa”.

In quell’istante perfetto il computer aveva emesso il peggiore suono immaginabile. Bingo! La partita che Penny stava per vincere e nella quale aveva puntato tutti i suoi risparmi, quella che le avrebbe permesso di comprare le tanto agognate scarpe Jimmy Choo, era stata appena vinta dall’utente “LuckyLes11”. Addio cinquecento sterline, addio Jimmy Choo. Impossibile confessare il “misfatto” a Mark “una persona con la testa sulle spalle” con la quale Penny condivideva un fondo risparmi “per il matrimonio e tutto quanto”.

Cosa fare ora, considerato che Mark durante una cena da Chez Vivant, il migliore ristorante della zona, aveva chiesto a Penny di diventare sua moglie regalandole come anello di fidanzamento un piccolo diamante a taglio quadrato, “di gran lunga l’oggetto più bello che io abbia mai visto”? Nel corso della serata Mark aveva domandato a Penny di consultare l’estratto conto del fondo matrimonio, quello stesso estratto conto dove Penny aveva convogliato i soldi del bingo. Certa che il suo promesso sposo non avrebbe mai approvato la fissazione di Penny di giocare a bingo, la ragazza aveva fatto questa proposta al fidanzato:

“Che ne dici se organizzo il matrimonio, tesoro? Può essere il mio regalo per te? Dovrai solo presentarti. Sarà come quel programma in televisione, Non ditelo alla sposa, solo a parti invertite”.

Penny aveva sempre sognato un matrimonio da favola... ma le favole costano un sacco...

“Ci sono un mucchio di cose che non posso dire allo sposo”.

Non ditelo allo sposo (titolo originale Don’t tell the groom, traduzione di Ilaria Katerinov) è la versione narrativa e femminile del celebre reality Non ditelo alla sposa andato in onda su RealTime e ora in prima serata su LA7.
Il programma mette l’intera organizzazione dello sposalizio nelle mani del futuro coniuge che ha quindici giorni di tempo e 15mila euro di budget a disposizione per mettere a punto tutti i dettagli, dalle bomboniere alla location.

Anna Bell, ex curatrice museale, ha orchestrato una commedia romantica, divertente e ironica, la cui morale è semplice: non sono di certo i beni materiali la ricetta indispensabile per far durare per sempre un matrimonio. La simpatica Anna Bell ci ricorda inoltre di fare attenzione al gioco d’azzardo on line che può attivare nelle persone una perversa spirale patologica.

Il volume inizialmente pubblicato soltanto in e-book, dopo il suo straordinario successo è uscito anche in edizione cartacea per l’editore inglese Quercus. L’autrice collabora da anni con il sito Novelicious, la più importante community di aspiranti scrittori in Inghilterra, la sua rubrica di consigli di scrittura è la più seguita. Dopo essere diventata un punto di riferimento del sito, Anna Bell ha deciso di mettere in pratica tutto ciò che ha imparato, il romanzo infatti, è immediatamente diventato un bestseller in Inghilterra grazie al passaparola scatenato dalle wedding planner.
È evidente che nel terzo Millennio, proprio ora che la nostra Samantha Cristoforetti, prima donna italiana nello spazio, si trova a orbitare lontana anni luce dal pianeta Terra, la ricerca dell’anima gemella e il conseguente matrimonio, restano ancora i sogni più tenaci nascosti o meno nei trepidi cuori delle ragazze di ogni età.

“Se organizzare un matrimonio mi ha insegnato qualcosa, è che non bisogna puntare alla perfezione. Qualsiasi cosa la vita abbia in serbo per me e Mark, non m’importa, perché so che la affronteremo insieme”.