Non è mica la vergine Maria
- Autore: Feby Indirani
- Genere: Religioni
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Add editore
- Anno di pubblicazione: 2019
Feby Indirani propone una raccolta di racconti dal titolo emblematico, "Non è mica la vergine Maria" e dalla copertina altrettanto intrigante. Un insieme di storie che arrivano direttamente dalla lontana Indonesia e che mostrano a noi lettori una visione diversa della religione islamica.
In Indonesia la religione è particolarmente radicata e la popolazione di credo musulmano è la stragrande maggioranza, proprio da questo nascono i 19 racconti della Indirani che Add Editore pubblica in Italia.
Il titolo del libro è mutuato dalla denominazione del primo racconto della raccolta, in cui troviamo una giovane donna, non propriamente casta e pura come la vergine della tradizione cristiana, rimanere incinta. La ragazza è certa di portare in grembo un nuovo profeta, sicura che il figlio non sia il frutto di un rapporto carnale e da qui il titolo "Non è mica la vergine Maria".
Il secondo racconto della raccolta narra invece di una maialina decisa a convertirsi e che vuole a tutti i costi diventare musulmana. Un racconto che lega due elementi impensabili per la religione musulmana: la conversione all’islamismo e uno degli animali che esso ritiene impuro, il maiale appunto. Con questo racconto riusciamo a comprendere la presenza dei maiali sulla splendida copertina di Marie Cécile.
I racconti che si trovano nella raccolta di Feby Indirani sono scorrevoli, brevi e soprattutto strutturati in modo da mettere in evidenza le caratteristiche della religione musulmana in maniera ironica. Ogni racconto permette di approfondire un aspetto caratterizzante dell’islam e soprattutto di conoscerne il suo eccesso. In ciascun racconto una delle caratteristiche della religione islamica viene mostrato nella sua componente estremista, portando poi il protagonista della storia a conseguenze che non si sarebbe mai atteso e che distruggono tassello dopo tassello le sue credenze.
Un esempio perfetto dello spirito che anima i testi della Indirani è il racconto "Complotto per uccidere un muezzin", quello che personalmente ho trovato più divertente e dissacrante. In questo breve testo l’autrice ci racconta la storia di un personaggio senza nome, un lavoratore notturno in un locale di intrattenimento per adulti, un uomo che conclude il suo turno nel cuore della notte e che vorrebbe avere riposo. La pace però è un vero e proprio miraggio, dal momento che il suo appartamento è estremamente vicino ad una moschea, dove alle prime luci dell’alba ogni giorno il muezzin inizia le sue preghiere. Secondo il religioso quello è il momento migliore per far ascoltare le proprie preghiere.
L’altoparlante fa però un rumore insopportabile che non gli permette di dormire e di riposare degnamente. Sarà proprio questo il motivo che lo spingerà a organizzare il delitto perfetto: quello del muezzin.
In una serie di storie particolari e ironiche tutto l’impianto dell’islamismo e dell’estremismo religioso viene smontato dalla Indirani, che ci consegna una lettura incentrata su temi quanto mai impegnativi resi leggeri dal suo stile e alla sua ironia. Un’ironia quella della scrittrice che non cade mai nella blasfemia e che riesce ad accompagnare per mano il lettore tra i risvolti meno conosciuti della religione islamica.
In conclusione "non è mica la vergine Maria", a mio avviso, è una lettura consigliata per tutti coloro che hanno voglia di scoprire il mondo da un altro punto di vista, avendo così una visione meno standardizzata di ciò che li circonda.
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