Non mentire di Freida McFadden

Thriller mozzafiato come si usa dire con un’espressione un po’ scontata e abusata, ma il libro claustrofobico della scrittrice americana Freida McFadden Non mentire, titolo originale Never Lie (traduzione di Eleonora Motta, appena pubblicato da Newton Compton), non può essere diversamente descritto: le due protagoniste femminili, la psicoterapeuta molto famosa Adrienne Hale, autrice di un best seller di successo strepitoso, e Tricia, appena sposata al bel biondo Ethan, di cui è perdutamente innamorata, sono diverse e leggendo scopriremo di loro risvolti inattesi e molte bugie.

La coppia sta cercando casa e Tricia ed Ethan si sono avviati, in una giornata gelida, a visitare una residenza fuori Manhattan, che propone un prezzo davvero vantaggioso. La mediatrice Judy però non si trova nel luogo dell’appuntamento, mentre il tempo peggiora, nevica, gela, e Tricia non è preparata a quel clima, non ha scarpe adeguate; solo una finestra sembra accesa, per il resto la grande magione appare disabitata. Ethan invece sembra entusiasta della casa, della sua magnificenza, e i due trovano una chiave nascosta, entrano e rimangono stupiti della grandezza degli ambienti. Un enorme quadro, sopra il camino, mostra una donna dagli occhi magnetici: si riconosce Adrienne, morta misteriosamente tre anni prima, il suo corpo non era mai stato ritrovato, l’unico accusato della sua scomparsa il fidanzato compagno, che si era sempre dichiarato innocente. In casa i misteri diventano sempre più inquietanti; Ethan capisce che non potranno allontanarsi per il maltempo, trova qualche cibo in cucina, riesce ad attivare il riscaldamento, mentre Tricia, sempre più spaventata, gira per gli ambienti deserti anche se lei si convince che in casa ci sia qualcuno che si nasconde. Comincia anche a sospettare dell’amato marito: come mai sembra pratico degli ambienti, non ha difficoltà a dormire nel letto della padrona di casa, la psicoanalista Adrienne Hale sembra aver appena lasciato quelle stanze, anche se la sua scomparsa risale ad almeno tre anni.

Lascio il resto della storia imprevedibile ai lettori appassionati di thriller: e questo romanzo davvero ne ha tutte le caratteristiche più rilevanti. Personaggi ben costruiti, atmosfera noir, misteriose presenze, un quadro che si muove... Insomma, gli ingredienti ci sono tutti per una lettura appassionante, con un finale davvero inatteso. Brava l’autrice a creare una suspense psicologica crescente: d’altra parte Adrienne era un’abile psicoterapeuta, adorata dai suoi pazienti, o almeno così sembrava.