Ogni cosa è bellissima e io non ho paura
- Autore: Yao Xiao
- Genere: Fumetti e Graphic Novel
- Categoria: Narrativa Straniera
- Anno di pubblicazione: 2020
“Quando ho cominciato a scavare, le mie mani si sono arrischiate nel profondo più profondo fino a quando non ho trovato...
un intero altro mondo sotto i miei piedi”
La missione delle graphic novel è sempre più quella di affrontare temi molto seri, discussi, amplificando l’immedesimazione del lettore con l’immediatezza delle immagini, e scarnificando all’essenziale l’uso della parola, arrivando dritte al punto.
Ogni cosa è bellissima e io non ho paura di Yao Xiao (Atlantide, 2020, traduzione di Flavia Piccinni) non si sottrae a questa responsabilità e lo fa in modo accurato e sincero.
La graphic novel cinese è uno dei più vivaci fiori all’occhiello del catalogo, già di per sé molto accattivante, di Atlantide edizioni ed è una produzione di pregio per qualità dei contenuti, della grafica e delle illustrazioni.
Yao Xiao è un’illustratrice cinese di origine e americanə di adozione e questo contribuisce ad accrescere la curiosità verso la realtà che ci racconta e scoprire se è più lontana o fin troppo vicina alla nostra. La storia che narra prende ispirazione da sé stessə e rende il libro un’opera marcatamente autobiografica. Un memoir per immagini.
Prima di darle la forma compiuta di novel, Xiao pubblicava su una rivista indipendente online per donne lesbiche, bisex e queer delle strisce quotidiane con lo stesso tema, poi confluite nel libro.
Testi e illustrazioni hanno uno stile diretto, colori decisi, font (lettering) che si avvicina alla scrittura manuale, tutte scelte stilistiche che amplificano l’impronta del diario intimo, il carattere confidenziale dei temi trattati e, in effetti, coinvolgono e fanno entrare il lettore in un dialogo familiare con l’artista.
Leggi e sei subito al suo fianco, un’amicə cui Xiao racconta le sue vicissitudini i suoi turbamenti: “voglio fiorire senza vergogna”.
La storia parte dal coming out alla madre che innesca una serie di riflessioni sulle diverse problematiche cui va incontro Yao Xiao, queer e immigratə. C’è il contrasto, esteriore e interiore, gli opposti che si scontrano: il giudizio degli altri contro l’anelito a vivere la propria identità come base su cui mettere a confronto il paese di origine e quello di accoglienza; c’è la necessità di trovare, come vera casa, un posto che sia davvero accogliente, scoprendo che non si tratta di un luogo al di fuori di noi, ma dentro. È attraverso queste tappe che si svolge il viaggio di Yao Xiao.
Stare bene innanzitutto con se stessə è condizione essenziale per portare gli altri a percepirci nel modo più vicino alla nostra identità. Il lavoro è prima di tutto solitario e non è solo terapia, è anche occhi aperti su noi stessi, costantemente.
I temi toccati da Yao Xiao sono tanti: l’integrazione, la diversità sotto diversi punti di vista, sia identitaria che originaria, la solitudine, l’appartenenza, il valore della tradizione come limite, ma anche come radici cui si rimane legati e nel viaggio che l’artista intraprende nei meandri di queste isole traspare l’intensa voglia e necessità di incrinare le sovrastrutture e quindi alleggerirsi durante il cammino.
È un’opera introspettiva, che tenta di picconare i muri interni ed esterni innalzati dalle sovrastrutture, sociali e di arretratezza culturale.
Nel complesso, leggere questo libro illumina e non solo perché ci sono tanti sguardi accattivanti di lettura della realtà, ma perché è un libro sincero, autentico, che splende di una luce propria diffusa nata dal coraggio dell’artista di poggiare di lato la corazza e mostrarsi, finalmente, senza filtri. Arrivare, finalmente, a vedere tutto ciò che ci circonda bellissimo e senza paura.
Il percorso è tenero, a volte ci si sente strappare dentro, perché le verità inconfessabili, spesso, e confessate, quasi mai, di cosa si prova di fronte al giudizio esterno sono descritte con una potenza disarmante, che si maggiora grazie a immagini semplici, che si alternano ad altre, forse meno immediate, ma dall’alto potere evocativo.
A volte, le illustrazioni e il racconto regalano un senso di piacevole surrealtà, che corrisponde all’impalpabile intimità della storia.
Molte frasi possono assumere il valore di aforismi. Possono essere estrapolate e lette anche a distanza di tempo e diventare un mantra sul percorso esistenziale di ognuno di noi.
Piccoli integratori di umanità che aiutano a crescere, guardandosi intorno con uno sguardo aperto e inclusivo, tenendo sempre un occhio fisso sulla sensibilità altrui. Anche sotto questo profilo il libro è illuminante e illuminato.
"Creiamo i mostri per proteggerci dal buio. Racconta a qualcuno dei tuoi incubi. Lascia che i suoi mostri proteggano i tuoi."
A fine lettura, posso dire di aver provato un forte senso di attaccamento per questə piccolə funambolə che cammina in bilico sul senso della vita, cercando appigli.
E sono grata per essermi fermata ad ascoltarlə, con gli occhi all’insù, per carpirne il segreto modo di vedere tutto bellissimo e senza paura.
“non censurate i sentimenti”
è il monito più bello che si possa lanciare.
Ogni cosa è bellissima, e io non ho paura
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