Olga muore sognando
- Autore: Xochitl Gonzalez
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Fazi
- Anno di pubblicazione: 2024
Olga muore sognando (Fazi, 2024, trad. di Giuseppina Oneto) è il romanzo d’esordio di Xochitl Gonzalez, scrittrice statunitense di origine messicana. L’autrice si presenta ai lettori con una narrazione coinvolgente e intrigante, inizialmente ambientata nella più chic Manhattan in cui Olga Acevedo lavora come wedding planner.
La protagonista è un’affascinante quarantenne di origine portoricana conosciuta e apprezzata da molti a New York sia grazie alla sua attività, sia grazie al programma televisivo “Good Morning, Later” di cui Olga è ospite fissa. Siamo nel 2017 e Olga risiede stabilmente a New York, metropoli in cui vive anche il fratello Prieto. Questi è conosciuto da molti poiché fa parte del Congresso degli Stati Uniti e nutre un interesse particolare per Porto Rico, ma fa una scelta politica che mina però gli ideali che aveva perseguito
Prieto sbattè il giornale sul tavolo con un senso di schifo. Era poco definire caustico l’articolo sull’audizione per la legge PROMESA che aveva annullato; lo mettevano sulla graticola definendolo “il leone sdentato” a guardia di Porto Rico.
Prieto rinuncia ai propri ideali; proprio lui, l’eroe della zona, l’uomo etero tutto d’un pezzo, il padre affettuoso della giovanissima Lourdes “si era piegato come un tronco marcio”. Cede pur di nascondere i propri desideri più profondi misti a quella paura che ogni giorno di più s’insinua nella sua mente.
Olga, nel frattempo, lotta per una vita migliore e ora ha bisogno di un amore, un amore vero. Cerca di uscire dalla relazione con Dick, un uomo ricco ma con un matrimonio alle spalle, anche perché incontra Matteo, l’accumulatore seriale di mobili, quello che non si libera mai dei suoi calzini neppure nei momenti più intimi e che nonostante ciò la cattura intimamente con sincerità e dolcezza.
La storia di Olga procede di pari passo con quella del fratello: i capitoli che raccontano dei due sono intercalati da lettere che entrambi ricevono dalla madre che li aveva abbandonati quando erano ancora bambini. Cresciuti con la nonna, Olga e Prieto erano stati le vittime di un’unione infelice. Il padre, tossicodipendente, era morto di Aids e la madre Blanca li aveva lasciati con la nonna per inseguire ideali politici in difesa della propria patria. I due fratelli ricevono ogni tanto a New York missive da quella donna di cui poco sanno e che non hanno più incontrato. Lei, pur lontana, conosce molto delle loro vite e non esita a giudicarli. Lo fa duramente soprattutto con Prieto, ma non risparmierà nulla neppure a Olga che fallisce in ciò che lei, a un certo momento, osa chiederle. Nel 2017 l’uragano Maria spazza via buona parte di Porto Rico ma da quelle macerie la popolazione tenta di risorgere e di cercare una libertà per i più impossibile.
Il romanzo è lo specchio di tante situazioni diverse: c’è in esso tanta storia, ma il narrato è intriso soprattutto delle vicende di Olga e del fratello. Il loro sarà un lungo percorso di liberazione per uscire dalla propria tempesta personale: ognuno dei due fa infatti i conti con le proprie scelte di vita che poi rielabora per un futuro diverso.
Olga muore sognando è un romanzo intenso che verte su temi sociopolitici, sui segreti tossici di una famiglia, sulle difficoltà delle persone di colore di far carriera in un mondo spesso ostile dove c’è spazio per la brutalità, per lo stupro e, ancor oggi, per la messa al bando di chi ha il coraggio di fare outing. Non tutto è male però: Xochitl Gonzalez racconta vicende fatte di traumi, di perdite, di debolezze ma anche di prove di coraggio per un profondo cambiamento, un coraggio che la protagonista ha quando non rinuncia ai propri sogni. Questa è una storia assolutamente, totalmente umana.
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