Omicidio a Villa Byzantine
- Autore: R. T. Raichev
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Casa editrice: Elliot
- Anno di pubblicazione: 2013
“L’auto si sta fermando. Siamo arrivati. Siamo fuori da Villa Byzantine. Ho il volto pallido e stravolto dallo shock. Di certo non ho un bell’aspetto. Non sembra neppure la mia faccia. Grido, ma dalla bocca non mi esce alcun suono”.
Nella surreale e barocca dimora dello storico Tancred Vane, specializzato in “biografie di oscuri membri delle case reali”, è stato commesso un delitto. Nel salotto di questa dimora orientaleggiante, “mostruosa” e kitsch situata a St. John’s Wood, la matrona bulgara Stella Markof è stata decapitata con una spada da samurai del XII Secolo, in circostanze misteriose. “Una scena raccapricciante” in una stanza già piena di oggetti curiosi, tendaggi e ninnoli su ogni superficie possibile. “Alle pareti pugnali ricurvi e teche piene di farfalle giganti”, cristalli, argenterie, un harmonium e il cadavere di Stella, a terra tra le porte finestre e il caminetto. Per la scrittrice di gialli Antonia Darcy e il suo consorte, il maggiore Hugh Payne, coppia colta e raffinata è un dovere scoprire e assicurare alla giustizia il colpevole.
“Abbiamo avuto la nostra buona dose di omicidi e sparizioni nell’alta società, ma a quanto pare non abbiamo ancora all’attivo un’indagine in un contesto prettamente suburbano”.
Omicidio a Villa Byzantine (titolo originale del volume: Murder at the Villa Byzantine, Elliot, 2013, traduzione di Alessandro Vezzoli) pubblicato nella collana Raggi gialli della casa editrice romana (che ha iniziato la pubblicazione dei romanzi di Raichev), è il sesto volume della serie dedicata ad Antonia Darcy che possiede la stoffa del detective. L’autore bulgaro, che vive a Londra dal 1989, lavorando nella psicologia dei singoli personaggi concepisce una crime story di stampo british, nella quale si sorride e ci si diverte cercando di scoprire il colpevole. Gli indizi e gli indiziati non mancano: l’attrice Melisande Chevret dal temperamento melodrammatico, la sorella Winifred Willard, completamente diversa perché la donna possiede un comportamento riservato e malinconico, lo stesso Tancred Vane e la figlia di Stella, Monika (soprannominata Moon), dai modi bruschi e dall’”aria maledetta”.
“Moon nonostante la serata calda, si era rifiutata di togliersi il lungo pastrano nero che, come li informò, era uno shinel appartenuto un tempo a un soldato albanese morto con il cranio spazzato via da una granata”.
Un altro caso fuori dal comune, “un’altra preda per il carniere” di Antonia e Hugh i quali non si stancano mai di fare i detective, questa volta alle prese con il doppio delitto che insanguina una magione il cui nome evoca intrigo e mistero.
“Antonia ammise che sì, nel caso del doppio omicidio di Villa Byzantine il suo senso delle proporzioni era stato decisamente soddisfatto”.
Omicidio a villa Byzantine
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