Onora il padre e la madre
- Autore: Tonino Lamborghini
- Genere: Storie vere
Un comandamento. Questo è ciò che ha scelto Tonino Lamborghini come titolo del libro dedicato al padre, Ferruccio Lamborghini. Qualcuno assocerà immediatamente il suo nome ai bellissimi e imponenti trattori, di un bianco che stonerebbe su qualsiasi macchina agricola, ma che è il simbolo di questa grande Casa. Non riuscirei a immaginare un trattore Lamborghini di colore diverso, anche se i primi (come il Carioca) erano color arancione acceso… Qualcuno penserà ai bruciatori e ai condizionatori, altri ancora ai motori per barche e monoposto di Formula 1. I più golosi chiuderanno gli occhi e fingeranno d’assaporare un bel bicchiere di vino, precisamente il “Sangue Di Miura”.
Ma tutti voi, me compreso, assocerete questo nome alle auto più veloci e seducenti del pianeta…
Ferruccio Lamborghini nasce a Renazzo, nel ferrarese, il 28 aprile 1916. Uomo di grande ingegno e grande imprenditore, non trattava gli operai come tali, ma come pari a lui. Era il primo ad accendere la luce al mattino e l’ultimo a chiudere la porta. Chi lavorava con lui non guardava l’orologio, non aspettava con ansia le cinque, ma finiva il lavoro, per poi accorgersi che erano le nove. Era l’epoca del “Voler bene al padrone”.
Ferruccio era amato dalle persone e mille aneddoti sono descritti in questo libro. Memorabile l’incontro col “Drake”, Enzo Ferrari in persona. Ferruccio guidava una Ferrari e si lamentava della frizione. Non era abbastanza robusta per gli strappi potenti che dava il motore. Quindi ne prese una sua e la sostituì. L’auto andava a meraviglia, ora. Era pronto per la grande sfida.
Nel 1963 vide la luce la prima creatura Lamborghini, la 350 Gtv, che richiamava, nella linea, le grandi automobili americane. Era talmente coraggiosa e all’avanguardia che dovette essere modificata e “addolcita”. La versione definitiva venne denominata 400 Gt. Ce l’aveva fatta.
Un aneddoto narra che, una volta, qualcuno spedì una cartolina dall’America scrivendo, come indirizzo, “Lamborghini, Italia” e la cartolina arrivò a destinazione. Ma soltanto nel 1966 Ferruccio Lamborghini divenne, per tutto il mondo, Mister Lamborghini, grazie alla Miura. Successivamente nacquero l’Espada, la Urraco, la Countach…
Quest’ultima fu battezzata non con nomi di razze di tori, bensì per caso. Countach, in dialetto piemontese, è un’esclamazione di stupore: quello che provò la gente alla vista di quell’avvenente creatura che vide la luce nel 1971.
Purtroppo il libro finisce male e bene. Male perché, purtroppo, Ferruccio muore in un triste giorno, il 20 febbraio 1993. Bene perché nasce il Museo a lui dedicato, a Dosso, a pochi passi dal suo paese. Qui potrete conoscere le sue creature, dal trattore Carioca alla Jalpa, senza scordare prototipi e pezzi unici, e potrete ammirare foto a profusione, a testimonianza di ciò che era Ferruccio Lamborghini. Un ideatore di automobili? No, un grande uomo.
- Titolo: Onora Il Padre E La Madre
- Autore: Tonino Lamborghini
- Editore: Editoria Universitaria
- Pagine: 134
- Edito: 1997
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