Ossa nel deserto
- Autore: Sergio Gonzalez Rodriguez
- Casa editrice: Adelphi
Il 10 dicembre del 1948, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, approvò e proclamò la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, sancendo il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo. Questi diritti vengono negati nello Stato messicano del Chihuahua, per la precisione a Ciudad Juarez, una comunità di 1.300.000 anime alla frontiera con gli Stati Uniti. Luogo definito per antonomasia pericoloso, dove violentare, torturare ed uccidere donne è quasi all’ordine del giorno. Ciudad Juarez si presenta come una cittadina lasciata al degrado di una ricchezza ormai dimenticata, di un regresso nel quale chi detiene il potere, è l’unico a muovere le pedine di una società operaia, irrigidita dalla quotidianità, arretrata e dimessa. Un libro, “Ossa nel deserto”, uscito nel 2002 e ristampato da Adelphi nel 2006, ci racconta attraverso raccapriccianti dati, ciò che avviene in quei luoghi. Il tutto documentato attraverso una consultazione dettagliata di incartamenti processuali, attraverso interpellanze di organi di sicurezza federale e organi d’informazione, e poi ancora una ricerca pertinente su varie pubblicazioni e scritti, indagini ed analisi scrupolose dell’ambiente. Un reportage estremo insomma. Un elenco di vittime, circa 300 donne (al momento dell’ultima pubblicazione), redatto dal Dipartimento dell’Università autonoma di Ciudad Juarez, conferma lo scempio perpetrato. Dal ’98 la Commissione messicana dei diritti umani come si apprende tra le pagine, ha formulato raccomandazioni a cui lo Stato ha prestato poca se non nulla attenzione. Anche la stampa europea ha mostrato perplessità e dubbi a riguardo, fomentata forse dal buon depistaggio che alcuni organi dello stato messicano hanno saputo creare.
L’autore, Sergio Gonzalez Rodriguez, saggista ed inviato del “Reforma”, uno tra i più apprezzabili quotidiani messicani, ha avuto il coraggio di portare alla luce non solo una serie di omicidi perpetrati con astuzia e sagacia, ma campeggiati dalla complicità della polizia e di funzionari di giustizia. La sua inchiesta, costata anni di complesso lavoro e rischi alla propria persona, ci permette di venire a conoscenza di questa realtà d’oltremare. Un testo indubbio, troppo preciso e troppo dettagliato perché possa considerarsi mera invenzione. Questo libro è da ritenersi come un mezzo d’informazione valido, che svela realtà che il più delle volte ci sono aliene.
Le autrici di questa recensione sono due scrittrici emergenti: clicca sul loro nome per conoscerle meglio!
Ossa nel deserto
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