Parlando con San Giacomo. Sulla via di Compostela di Carlo Monaco

Il Cammino di Compostela è un itinerario religioso famoso fin dal Medioevo. I pellegrini da allora attraversano la Francia e la Spagna per giungere al santuario di Santiago, custode della tomba di San Giacomo Maggiore. La sua importanza è stata riconosciuta dal Consiglio d’Europa, per cui dal 1987 è Patrimonio dell’Umanità come itinerario culturale europeo.

Carlo Monaco, docente di Filosofia e Storia presso l’Università degli studi di Bologna, Ravenna e Urbino è autore di numerose pubblicazioni. E’ membro del comitato scientifico della AICoFi, con altri famosi consulenti filosofici. In questo suo ultimo libro Parlando con San Giacomo racconta il viaggio intrapreso da pellegrino, partendo da Bologna, la città dove vive, con arrivo a Santiago.

“26 maggio 2012. Dalla mia casa di Bologna parto a piedi. Con lo zaino in spalla avverto una certa trepidazione. Forse solo un infinitesimo di ciò che devono aver provato i grandi viaggiatori agli inizi delle loro avventure. In questo attimo di trepidazione, avvertito con nettezza mentre scendo giù le scale, penso all’Uomo senza qualità di Musil, al quale mi capita di paragonarmi in qualche momento di leggera depressione.“

Ha inizio il suo cammino, con la consapevolezza di dover affrontare un tragitto a piedi di circa 900 km nella più straordinaria libertà fisica e spirituale. Un viaggio che conduce il lettore nella storia, nella filosofia e nella religione, incorniciato da paesaggi naturali che spingono i pensieri oltre la realtà. Giunto a Lourdes, l’autore si instrada lungo il Camino francese che da Saint Jean Pied de Port lo condurrà a Compostela. La cittadina medioevale di Saint Jean Pied è molto graziosa con le sue casette ben tenute, ponti di antica fattura e chiese degne di ammirata osservazione. E’ da qui che partono tutti i pellegrini, sia quelli che attraverso la via Francigena provengono dall’Italia, sia coloro che provengono dalla Francia e dai paesi più a nord dell’Europa. I peregrini in senso stretto, come li definiva Dante, erano proprio coloro che affrontavano il lungo viaggio per Compostela, alla tomba di San Giacomo, il primo fra i dodici apostoli a essere martirizzato. A Pau a Luchon si arriva dopo una salita aspra e molto faticosa, uno scenario che fa riscoprire il fascino delle montagne e il pensiero corre immediatamente ai ricordi di infanzia. E’ infatti una leggendaria tappa del Tour de France, percorsa da Bartali, Coppi, Gimondi.

Erano i monti sui quali si esercitava la mia fantasia prima ancora che apparisse sulla scena la televisione.

Si arriva poi al passo di Roncisvalle dove, nei pressi di una fontana, il prode Orlando morì. Le gesta eroiche del paladino nacquero proprio dai racconti dei pellegrini che in quegli anni si dirigevano verso Compostela. Il viaggio di Carlo continua, spesso in compagnia. Alcuni incontri saranno del tutto inattesi: Marta, Massimo, Davide, Giovanna, la giovane Anna e la bellissima Catherine. Incapperà in viaggiatori di ogni nazionalità, coreani, giapponesi, cinesi e americani attrezzati come marines, che sembrano più dei moderni turisti che pellegrini; per questi sentieri si pratica trekking e si va in bici. L’autore, filosofo e credente, affronterà, in più, un percorso interiore in compagnia di San Giacomo con il quale dialogherà e molte saranno le riflessioni, tra ragione e fede, che renderanno questa sua esperienza davvero unica. Il cammino, ricorda l’autore, è una cosa molto seria, ha una sua filosofia. Aristotele, ad esempio, insegnava camminando. Cartesio viaggiò durante la guerra dei trent’anni e anche De Montaigne camminò molto prima di rinchiudersi nel suo castello.

Parlando con San Giacomo è un lungo viaggio che ha emozionato il nostro autore e che emoziona e coinvolge noi lettori. In un cammino nell’animo e nella spiritualità, affrontando con il protagonista la fatica delle salite, il caldo che spezza le gambe, le vesciche ai piedi, la sete, la sua incrollabile fede, ci ritroviamo immersi in luoghi affascinanti, fra le montagne che sembrano essere poste a guardia di ambienti naturali straordinari, fra distese di grano e orzo con lo sfavillio di papaveri rossi e in cittadine della Galizia dal fascino storico intatto. Il viaggio del pellegrino è

il viaggio che l’uomo affronta alla ricerca di se stessi e della verità.