Per l’amore di un Dio di Marie Phillips

C’era una volta l’Olimpo popolato dagli dei le cui vicende sono entrate nell’immaginario collettivo. Ogni divinità aveva una propria caratteristica e un proprio modo di vivere. Immaginiamo adesso di catapultare le vicende degli dei a Londra e di ambientarle nella realtà dei giorni nostri, mantenendo le loro caratteristiche, i vizi e le virtù immutate… Quale sarebbe il risultato? Tutti gli dei dell’olimpo in una casa fatiscente. I vizi e le virtù dei personaggi più conosciuti dell’antica mitologia portati alla ribalta nel ventunesimo secolo. Afrodite, dea della bellezza, impiegata in una chat-line erotica; Dioniso gestore di un night-club e dj Artemide, dea della caccia ridotta a fare la dogsitter; Apollo che, invece di trasportare il sole, spera di avere successo in tv con un programma sulle divinazioni; Eros che cerca di scegliere tra la religione cristiana e il buddismo, Zeus rimbambito ed Era custode della sua follia. In questo sfondo si confondono le vicende di due mortali: Neil, l’ingegnere e Alice, donna delle pulizie ciascuno segretamente innamorato dell’altro. E ricalcando le orme di Orfeo ed Euridice, i due troveranno l’amore grazie alle peripezie e all’aiuto di queste divinità impacciate. Questa la trama di “Per l’amor di un Dio” il primo romanzo di Marie Phillips. Un esordio stellare per questa scrittrice londinese che riesce a mescolare con maestria la mitologia greca con il mondo contemporaneo. Un mix travolgente, comico e romantico.
Irriverente e dissacrante versione della vecchia e cara mitologia. Un libro piacevolissimo con degli dei estremamente umani, pieni di vizi e difetti, a cui si contrappongono le vicende di Neil, l’ingegnere e Alice, la donna delle pulizie, due “veri” umani, buffi, pasticcioni e molto normali. Divertentissimi i dialoghi tra Afrodite ed Eros “Vediamo vediamo… – disse Afrodite – Adesso mi ricordo: Onora tuo padre e tua madre”. “Primo non l’ha detto Gesù. E secondo è un po’ difficile onorare tuo padre quando ci sono così tanti candidati – rispose Eros”.

Un’idea e un libro affascinante, interessante e divertente. Un’idea che purtroppo non trova un adeguato sostegno nello sviluppo della trama, a volte un po’ troppo eccessiva. In ogni caso un libro di lettura piacevole, semplice, immediato e scorrevole nella sua semplicità, che strappa più di qualche sorriso. Lo stile è abbastanza comune, poco prolisso, il linguaggio colorito e le parole azzeccate. “Se non fai come d’accordo, vengo a cercarti e quando ti trovo ti tiro giù quei pantaloni da fighetto, piega inamidata e tessuto di fattura mortale e quant’altro, e ti do una sculacciata che te la ricordi per sempre, davanti al tuo vicario,alla tua integerrima moglie e a tutta la congregazione dei fratelli cristiani. Mi sono spiegata?” Ottima l’idea di partenza. Decisamente geniale e azzeccata la scelta degli dei visti in chiave ironica. Accorciando il romanzo o rendendolo più incalzante, il risultato sarebbe stato eccellente. Con un argomento del genere poteva venir fuori un libro molto originale e incantevole. Purtroppo alcune parti del romanzo sono fin troppo descrittive da risultare noiose. Ma il viaggio nell’Ade di una moderna Euridice e del suo salvatore Orfeo/Neil salva tutto il resto! E tutto questo appunto per l’amore di un Dio!