Cosa sarebbero I Promessi Sposi senza Perpetua?
La domestica di Don Abbondio, curato del paese, è un personaggio minore del romanzo, ma decisamente permeante, al punto che la storia narrata da Alessandro Manzoni, senza il suo apporto, sarebbe quasi certamente una cosa diversa da come la conosciamo.
Impossibile immaginare il pavido ed insicuro prete senza la sua fidata spalla, privo dei sani consigli e dell’appoggio morale che solo Perpetua riesce a dargli nei momenti di bisogno.
Ecco cosa c’è da sapere su uno dei personaggi femminili più interessanti dei Promessi Sposi.
Perpetua: la prima descrizione del personaggio di Manzoni
Il lettore fa la conoscenza di Perpetua all’inizio del romanzo, già nel primo capitolo.
Dopo l’inaspettato e tesissimo incontro con i "bravi" di Don Rodrigo infatti, un Don Abbondio impaurito e particolarmente in ansia fa ritorno a casa e qui, in preda all’angoscia, chiama più volte ad alta voce Perpetua.
L’esperienza appena vissuta è stata talmente negativa che il suo principale bisogno, al momento, è di trovarsi in una compagnia fidata.
E chi meglio di Perpetua può offrirgliela?
A questo punto il narratore accenna ad una descrizione superficiale della donna, di cui non si dice nulla dal punto di vista fisico se non, in modo approssimativo, l’età, di sicuro superiore ai 40 anni.
Tale caratteristica pone di diritto Perpetua nel novero delle "zitelle" e qualsiasi accenno, anche solo velatamente ironico o maligno, sulle mancate nozze, riesce a far vacillare la naturale bonomia della serva.
Dal punto di vista psicologico è lei stessa a mostrarsi per ciò che è: dalle conversazioni con il padrone e con gli altri personaggi del romanzo infatti, ne viene chiaramente fuori il carattere curioso, oltre all’intelligenza pratica e alla lealtà nei confronti del curato che accudisce.
Perpetua è una popolana saggia, sinceramente devota a Don Abbondio, a cui vuole davvero bene e del quale sopporta il carattere non sempre facile.
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Perpetua: le caratteristiche del personaggio di Manzoni
Man mano che il racconto si snoda, la psicologia di Perpetua si mostra e due, in particolare, si rivelano essere i tratti essenziali della sua indole, ovvero l’innata curiosità e la tendenza a non saper mantenere i segreti di cui viene a conoscenza.
Tale caratteristica è resa efficacemente dall’autore attraverso una similitudine: Perpetua è come una botte ormai vecchia e logora che non riesce più a trattenere il vino al proprio interno.
Le conversazioni che la donna instaura con amici e conoscenti, chiariscono una personalità schietta, pragmatica, leale.
Se da una parte Perpetua è piuttosto pettegola e non sa tenere a freno la lingua, è altrettanto evidente quanto essa sia, in fondo, una brava persona, tanto che il suo ruolo, per Don Abbondio, va bene al di là delle mansioni che dovrebbe limitarsi a svolgere per mestiere.
Per il religioso la donna è un’assistente, amica, segretaria e consigliera, seppure il più delle volte inascoltata, impagabile, un sostegno alle tante traversie della vita, la persona in cui più delle altre trova quella forza morale che a lui manca completamente.
In Perpetua c’è tutto il coraggio che manca in Don Abbondio, che lei desidererebbe vedere più coraggioso e combattivo e non sempre pronto a chinare il capo davanti al prepotente di turno nell’erronea convinzione che questo sia l’unico modo per eludere i guai e condurre un’esistenza tranquilla.
Perpetua: l’uscita di scena del personaggio
Verso la fine del romanzo, dalla bocca di Don Abbondio che lo riferisce a Renzo, apprendiamo che la sfortunata Perpetua non è sopravvissuta alla peste.
Il prete ne parla con commozione, consapevole di aver perso un pilastro fondamentale della propria vita.
Prima della conclusione de I Promessi Sposi tuttavia, c’è ancora spazio per un simpatico siparietto in cui si ricorda il pallino di Perpetua per essere rimasta zitella.
Ha fatto uno sproposito Perpetua a morire ora che per la gran moria era il momento che avrebbe trovato il suo avventore anche lei.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Perpetua: descrizione e storia del personaggio dei Promessi Sposi
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