Pier Paolo Pasolini. Polemico passionale proteiforme
- Autore: Lavinia Spalanca
- Genere: Arte, Teatro e Spettacolo
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2019
Pier Paolo Pasolini. Polemico passionale proteiforme (Navarra Editore, 2019) è un viaggio di cento pagine nel mondo di uno dei più importanti intellettuali del Novecento italiano, scritto magistralmente da Lavinia Spalanca, docente di Letteratura Italiana presso l’Università degli Studi di Palermo.
Le tre P riportano, nel sottotitolo, alcuni tratti del carattere di un intellettuale indimenticabile, che tanto ha dato a questo Paese, in quanto voce autorevole, libera e anarchica, e così poco ha ricevuto.
Un uomo dai mille aspetti, istrionico, capace, nella sua unicità, di spaziare dalla narrativa alla poesia, dal teatro al cinema, dalla saggistica al giornalismo.
“Con la speranza che la sua parola, originale e controcorrente, possa risuonare in un’Italia, e in un mondo, che sembra aver sacrificato il libero pensiero sull’altare del consumismo.“
Il saggio, edito da Navarra Editore, è articolato in due parti: il lettore, anche il più giovane, può avvicinarsi alla vita personale e artistica di Pasolini in maniera leggera; altrettanto leggero è l’approccio alla parte antologica del volume, che riporta con note e analisi critica una selezione dei suoi testi, tra i più noti e importanti, e delle sue opere cinematografiche.
Polemico, passionale e proteiforme, tre parole con le quali l’autrice definisce Pasolini, l’autore "più disobbediente", scrive, "ai precetti della cultura predominante".
Nato in Friuli, la cui lingua dialettale e il mondo contadino omaggerà nelle sue poesie, arrivò giovanissimo nella Bologna di fine anni Trenta, a seguito degli spostamenti di lavoro del padre, ufficiale in carriera di fede fascista, e lì frequentò il liceo Galvani.
A soli diciassette anni era già iscritto all’Università, nella facoltà di Lettere. Si trasferirà nella Roma degli anni Cinquanta, una città in pieno fermento creativo, che non lascerà più.
L’incontro col mondo proletario sarà sempre al centro delle sue opere e non solo quelle narrative. La borgata, un mondo di giovani reietti, che meglio di chiunque altro saprà raccontare anche con il realismo delle sole immagini, diverrà prepotentemente paesaggio antropologico, metafora del mondo e di una società perduta.
"La tragedia è che non ci sono più esseri umani"
ebbe modo di affermare nella sua ultima intervista, rilasciata a Furio Colombo poche ore prima della sua morte, il 1 novembre del 1975.
La sua macchina da presa sarà paragonabile alla sua poesia: l’occhio che riesce a guardare e a imprimere nel tempo figure che sembrano aver scolpito in sé la durezza come la purezza. La sua scrittura cinematografica, tra il sacro e il profano, come la prosa narrativa, la politica e la sua saggistica avranno sempre una preferenza per la forma diaristica, di appunti.
Pasolini percepiva in maniera profonda la drammaticità dei cambiamenti in Italia tra gli anni Cinquanta e Sessanta: l’avvento dei consumi e la trasformazioni delle città, da paesaggi puri, di originale bellezza, a città sempre più uguali tra loro e ai paesi occidentali.
La lettura di Pier Paolo Pasolini, splendido saggio, è un bellissimo viaggio, nel quale Lavinia Spalanca ripercorre la vita dell’uomo Pasolini e analizza le opere di un grande intellettuale dell’Italia post bellica, del boom economico, dell’Italia delle stragi, con le sue parabole, oggi ancor più attuali, sulle condizioni di sudditanza al nostro presuntuoso neocapitalismo.
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Infinite grazie per la bellissima recensione al mio libro.
La ringrazio molto !