Pierluigi a rovescio di Émilie Chazerand e Aurélie Guillerey

Pierluigi a rovescio è un bellissimo albo illustrato, consigliato dai 5 anni in su, che porta a compimento un riuscito connubio fra due artiste francesi che amano, ciascuna a proprio modo, inventare storie fantastiche. Pubblicato nella versione italiana da Edizioni Clichy nel luglio 2020 (traduzione di M.P. Secciani), si avvale del testo di Émilie Chazerand e delle illustrazioni di Aurélie Guillerey.

Elegante e cartonato, il libro è ricco di figure colorate e di facile approccio. Parla di Pierluigi Frigotti, un giovane uomo che lavora in una fabbrica di bottoni e che, ogni giorno, compie sempre i soliti metodici gesti. Una vita tranquilla, scandita da orari, che prevede il telegiornale dopo cena, dato che ama tenersi informato sui fatti che accadono e che guarda sulla sua vecchia poltrona grigia di flanella.
Il mondo però sta andando a rotoli, e allora lui decide che di lì in poi farà tutto a rovescio. Pantaloni al contrario; camicia indossata al contrario; tuffo vestito nella vasca da bagno; passeggiate all’indietro; cene al ristorante cominciando dal dolce. Va anche in un negozio di animali e libera tutti gli uccelli; insomma, una vita senza più regole, che si rivela divertente non solo per sé (finalmente!), ma anche per chi gli sta vicino.

Il suo stesso direttore, dopo la trasformazione, lo prende in simpatia, convinto che quel che propone sia spassoso.
La vicina di casa Piera, una donna triste e senza amici, come Pierluigi prima della rivoluzione, è notevolmente attirata da tutto quel trambusto che proviene dall’appartamento di lui; trova divertenti le sue bizzarrie e addirittura si riscopre attratta dalla sua persona.
E infatti, come tutte le favole che si rispettino, anche le più bislacche, il lieto fine è dietro l’angolo. Ma naturalmente non ci si può attendere subito un matrimonio fra i due. Piuttosto, prima tanti figli. D’altra parte, è vero o no che Pierluigi fa tutto a rovescio?

Pierluigi a rovescio è una storia divertente e un po’ insolita, da narrare ai più piccoli, che non incita alla ribellione, bensì insegna a non perdersi d’animo di fronte alle sventure. A non darsi mai per vinti, perché la vita va presa anche con un pochino di leggerezza, scegliendo ogni giorno il sorriso allo sterile dramma. E soprattutto che anche le persone giudicate ordinarie, per non dire noiose, se si lasciano andare possono nascondere delle piacevoli sorprese.
Davvero un bell’albo illustrato, fortemente consigliato.