Pitagora si diverte 1. 77 giochi matematici
- Autore: Gilles Cohen
- Genere: Scuola
“Pitagora si diverte 1. 77 giochi matematici” è la traduzione di Rosa Tettamanzi del testo a cura di Gilles Cohen edito nel 1999-2000 dalle Éditions Poles (Parigi). Il libro in Italia è stato pubblicato da Bruno Mondadori nel 2001 nella collana “Matematica e dintorni”, curata da Angelo Guerraggio. I giochi matematici, molto diffusi nell’antica Grecia, sono una vera e propria palestra per la mente che resta allenata a pensare e a ragionare, con logica e inventiva, se continuamente messa alla prova. Libri divulgativi come questo, adattissimo per ragazzi ed adolescenti, si prestano ad essere utilizzati a tutte le età e risultano divertenti anche a chi è un po’ più in là con gli anni. Il gioco matematico può divertire perché suscita interesse, costringe a pensare varie soluzioni, a perseguire strategie, a cambiare rotta se quel percorso intrapreso risulta fallace. Insomma è una continua sfida alla ricerca della soluzione, o delle soluzioni, ai diversi problemi. Allenarsi con i giochi matematici risulta un’attività particolarmente proficua per affrontare le complessità del mondo di oggi che non ha mai un’unica ed immediata soluzione, ma che costringe continuamente a riformulare ipotesi, ragionamenti, percorsi mentali e materiali. Inoltre i giochi matematici sono sempre più parte integrante dei programmi scolastici e delle prove d’esame degli esami di stato, sotto la forma di tanti problemi da risolvere. Inoltre i test per l’accesso alle varie università e per affrontare il mondo del lavoro in generale spesso si basano su esercizi di logica. I giochi, quindi, sono un importante e utile strumento di una moderna didattica. Come scrive Guerraggio nella premessa:
“Perché un problema diventi un gioco matematico occorre anche che il suo enunciato sia divertente e intrigante, che susciti curiosità e la voglia di fermarsi un po’ a pensare. Meglio ancora se la stessa soluzione sorprende per la sua semplicità ed eleganza. In un gioco matematico c’è sempre la sfida a scoprire che un problema, apparentemente complicato, è in realtà semplice. Da un gioco matematico viene spesso lo stimolo a saperne di più e ad approfondire qualche questione. (…) Per tutte queste ragioni, i giochi matematici sono un veicolo quanto mai utile per diffondere la bellezza e l’utilità della matematica e per far capire che bellezza e utilità vanno ben al di là dei confini delle aule scolastiche.”
L’abitudine ad allenare la mente ai giochi matematici impone la necessità del rigore, della precisione, costringe ad utilizzare con esattezza la lingua e ad esprimersi anche attraverso un linguaggio non verbale, fatto di schemi grafici, di disegni, di immagini virtuali e mentali, attraverso cui si acquisiscono “intuizione e razionalità”.
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