Pornografia di Witold Gombrowicz

Si tratta forse dell’opera più celebre dello scrittore polacco Witold Gombrowicz: stiamo parlando di Pornografia, edito da Il Saggiatore nel 2018, nella traduzione italiana di Vera Verdiani e con la postfazione di Francesco M. Cataluccio.

Siamo nel 1943; durante l’occupazione tedesca sulla Polonia un uomo, che si chiama come l’autore, decide di fare affari con un certo Fryderyk. Nulla di male, quindi. Insieme si recano a casa di Hippolyte, un proprietario terriero, e oltre a lui conosceranno sua figlia Henia, una ragazza che è già stata promessa in sposa a un giovane avvocato. Tutto deciso, liscio. Eppure a qualcuno questa cosa non piace.
Infatti Fryderyk convincerà Witold a sabotare queste nozze, impersonando un moderno (per l’epoca) Don Rodrigo. La ragazza, in effetti, sembra più adatta a un uomo come Karol, un garzone suo coetaneo, che però sembra refrattario all’idea. Le intenzioni sembrano cozzare con il risultato così tanto bramato eppure Fryderyk non sembra intenzionato a mollare la presa. Ma, si sa, tira tira, la corda alla fine si spezza, e la tragedia sembra davvero in trepidante attesa dietro l’angolo.

Witold Gombrowicz ci dona una storia vecchia di decenni eppure così tremendamente attuale. Le emozioni, le pulsioni, l’istinto che prevale (quasi) sempre sulla ragione, schegge impazzite che centreranno il bersaglio e faranno parecchi danni.
Una storia dedicata a chi cerca qualcosa di diverso ma non per questo ostico, a chi vuole scordare per un attimo le giornate tutte uguali e vuole immergersi in qualcosa di semplice e profondo al tempo stesso. Questo grazie a personaggi sapientemente dettagliati che reciteranno davanti a noi lo spettacolo delle loro vite, e noi potremo soltanto sperare per il meglio, come sempre.
Pagine da snocciolare con perizia o da divorare senza sosta, parole alcoliche che bruceranno la gola e lo stomaco ma che al tempo stesso ci terranno vivi. Magari soffriremo un po’ ma vi assicuro che ne vale al pena; e se un libro può far questo, merita una chance.