Il Premio Bagutta viene assegnato in questo 2019 al libro di Marco Balzano "Resto qui", edito da Einaudi. Il premio arriva alla sua 92^ edizione e in questo anno ad aggiudicarselo è un insegnante di lettere, residente a Milano, avvezzo a ricevere premi letterari importanti. Nel 2013 infatti Balzano ha vinto il Premio Flaiano con "Pronti a tutte le partenze", ma sarà con il libro pubblicato l’anno successivo che Balzano farà incetta di premi. "L’ultimo arrivato", edito da Sellerio, nel 2015 vincerà il Premio Campiello, il Premio Biblioteche di Roma, il Premio Volponi e il Premio Fenice-Europa. Il testo è stato tradotto in Francia, Spagna e Germania, ottenendo discreto successo anche in questi paesi.
Per il 2018 invece "Resto qui" di Marco Balzano ha mancato per un soffio il Premio Strega, arrivando secondo, anche se riesce ad aggiudicarsi il Premio Bagutta e molti altri premi. Il romanzo verrà tradotto in Francia, Germania, Spagna, Olanda, Regno Unito, Cina, Stati Uniti, Israele e Lituania.
La storia di "Resto qui" ha impressionato i lettori, dal momento che la trama del testo risulta piuttosto interessante e particolare. Al centro delle vicende vi è il paesino della zona dell’altoatesino di Curon, dove vive Trina. In questo luogo la donna vorrebbe diventare insegnante, ma si scontra con il regime fascista, che le impedisce di realizzare il suo sogno.
Nel frattempo Trina conosce Erich, che sposa e da cui avrà due figli: Michael e Marica. La ragazzina però a soli dieci anni scompare, lasciando alla famiglia una lettera, nella quale spiega di non essere più disposta a vivere in quel paesino in mezzo alle montagne.
L’esistenza di Trina e Erich si focalizzerà sul cercare di resistere al fascismo, con Erichche ben presto diventerà disertore e dovrà fare i conti con una vita nascosta. La trama del libro non affronta però solo il tema della guerra e del fascismo, ma si concentra poi su un altro avvenimento, molto importante per la città di Curon: la costruzione di una diga. Tutti gli abitanti del paese tenteranno in ogni modo di bloccarne la costruzione, avendo paura delle devastanti conseguenze che essa potrebbe avere, ma non riusciranno nel loro intento. L’immagine di copertina del romanzo risulta piuttosto emblematica, della città si salvò solo il campanile.
Balzano con questa storia ha colpito la giuria del Premio Bagutta che ha deciso in questo 2019 di assegnare al suo libro la vittoria. Il premio prende il nome dalla trattoria in cui nacque, a Milano. La cerimonia di assegnazione dei premi si tiene ancora in questo locale milanese e la consegna avverrà domenica 27 gennaio, con la giuria al completo, composta da: Isabella Bossi Fedrigotti, segretario Andrea Kerbaker, giurati Rosellina Archinto, Silvia Ballestra, Eva Cantarella, Elio Franzini, Umberto Galimberti, Piero Gelli, Ranieri Polese, Elena Pontiggia, Enzo Restagno, Mario Santagostini, Valeria Vantaggi e Orio Vergani.
In questa serata verrà anche consegnato il Premio Bagutta opera prima che in questo 2019 se lo è aggiudicato Marco Amerighi con "Le nostre ore contate", edito da Mondadori.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Premio Bagutta 2019: Marco Balzano vince con "Resto qui"
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