La vincitrice del Premio Strega 2024 è Donatella Di Pietrantonio con L’età fragile (Einaudi, 2023).
La scrittrice abruzzese sul palco romano del Ninfeo di Villa Giulia ha lanciato un messaggio importante, anche dal punto di vista politico:
Userò la mia voce, scritta e orale, in difesa di diritti per cui la mia generazione di donne ha molto lottato e che oggi non ritengo così scontati.
L’esergo del libro vincitore sembra completare il messaggio della sua autrice, il romanzo infatti è declinato al femminile, dedicato:
“A tutte le sopravvissute.”
Premio Strega 2024: vince Donatella Di Pietrantonio
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L’età fragile di Donatella Di Pietrantonio trionfa nella 78esima edizione del Premio Strega nella votazione finale con 189 voti, davanti a Dario Voltolini con Invernale.
L’età fragile narra temi attuali quali la violenza di genere e il femminicidio.
Al centro della narrazione vi è infatti un vero fatto di cronaca nera: il delitto del Morrone, avvenuto in Abruzzo nell’agosto del 1997, quando due giovani ragazze padovane furono trucidate nel parco della Maiella sull’appennino abruzzese.
Di Pietrantonio nella scrittura di questo suo ultimo romanzo si è ispirata a un fatto reale, in particolare alla storia dell’unica sopravvissuta, per intessere una trama profonda e viscerale che indaga il rapporto difficile tra una madre e una figlia e scava nei meandri della psicologia dei personaggi in bilico tra il trauma del presente - la pandemia di Covid - e la violenza nascosta in un passato che ancora brucia come una ferita recente.
Premio Strega 2024: “L’Età fragile” di Donatella Di Pietrantonio
La narrazione dell’autrice abruzzese, vincitrice anche del Premio Campiello con L’arminuta nel 2017 e già finalista al Premio Strega con Borgo Sud nel 2021, riporta sotto i riflettori la periferia e la vita di provincia, esplorando gli effetti che un delitto può avere sulla vita di una comunità e le ripercussioni della violenza di genere sulla vita delle donne. Al centro uno dei temi cari a Donatella Di Pietrantonio: “il ritorno”, che già dava il titolo a uno dei suoi romanzi più celebri, L’arminuta, meglio nota come “la ritornata”.
Ne L’età fragile il ritorno viene declinato in una duplice prospettiva: c’è il ritorno della giovane Amanda nel paesino natale in Abruzzo, lontano dalla città preda della pandemia, e poi c’è il ritorno astratto di una memoria - legata a un evento drammatico vissuto nel passato - che si vorrebbe dimenticare.
Fondamentale anche in questo romanzo di Donatella Di Pietrantonio investito del premio “stregato” è il duplice valore del titolo: L’età fragile, al principio si ha l’impressione che “L’età fragile” sia un riferimento alla giovinezza della figlia, Amanda, una giovane spezzata che mette in discussione il proprio ruolo nel mondo, a partire dagli studi universitari; ma, proseguendo nella lettura, si coglie che in realtà “l’età fragile” è quella della madre, Lucia, una donna solida solo in apparenza, che nasconde voragini interiori, un rimorso segreto custodito nel passato, angosce inconfessabili e paure del futuro che albergano oscuramente nel cuore degli adulti così come dei giovani.
La verità implicita, ma non detta è che la vera “età fragile” è quella che ognuno ha, quella del presente, che sperimentiamo nel momento in cui siamo vivi, quindi mortali e soggetti al mutamento.
Durante la presentazione del libro nella serata finale del Premio Strega 2024, Donatella Di Pietrantonio ha affermato che ciascuno di noi vive “un’età fragile”, poiché ogni vita è preda di paure, angosce, dell’instabilità del presente e dell’incertezza del futuro. Lei stessa, dice coraggiosamente l’autrice, sente di vivere la propria “età fragile” in questo momento. Le sue parole discrete e tuttavia intime, incisive e comunque calorose, rappresentano un richiamo all’umano di cui abbiamo fortemente bisogno e del quale la letteratura dovrebbe farsi portavoce.
Con gentilezza e intelligenza, Donatella Di Pietrantonio e la sua Età fragile ci hanno ricondotto all’essenza e anche alla benedetta fallibilità di tutto ciò che è umano.
Recensione del libro
L’età fragile
di Donatella Di Pietrantonio
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