Ieri sera, nella cornice dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, presso il Teatro Studio Borgna, è stato nominato il vincitore del Premio Strega Poesia 2024. È Stefano Dal Bianco con la raccolta Paradiso, edita da Garzanti.
Una vittoria determinata da 40 voti sugli 89 espressi. Stefano Dal Bianco ha trionfato al primo posto conquistando la giuria: al secondo posto Daniela Attanasio con Vivi al mondo (17 voti) che ha conquistato il Premio Strega Giovani Poesia; al terzo Giovanna Frene con Eredità ed Estinzione (16 voti); Gian Maria Annovi con Discomparse (13 voti) e quinto Roberto Cescon con Natura (3 voti). Manca all’appello la poetessa Alida Airaghi che, pur finalista ufficiale con Quanto di storia (Marco Saya Edizioni), si è autoesclusa dalla cinquina e dalla cerimonia.
La premiazione nella serata romana è stata condotta dall’attrice Elena Radonicich che ha letto in apertura due testi di Pier Luigi Cappello tratti dalla sezione Poesie.
Il vincitore, Stefano Dal Bianco, è stato premiato con la seguente motivazione da parte della giuria presieduta da Maria Grazia Calandrone e composta tra gli altri da Mario Desiati, Elisa Donzelli, Stefano Petrocchi, Melania G. Mazzucco e Valerio Magrelli:
Un Eden umanissimo: teatro di visioni più o meno rasserenate, più o meno rassicuranti, che — malgrado la brevità dei testi — orchestra accordando il prevalente endecasillabo a versi di minore lunghezza.
Scopriamo tutto quel che c’è da sapere sul libro premiato e il vincitore.
Stefano Dal Bianco vince la seconda edizione del Premio Strega Poesia
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Stefano Dal Bianco, padovano classe 1961, insegna Poetica e Stilistica del testo presso l’Università degli Studi di Siena. Ha dedicato i suoi studi alla critica letteraria e all’analisi stilistica, concentrandosi in particolare sulla metrica e sul ritmo del verso italiano di Francesco Petrarca, Ludovico Ariosto, Andrea Zanzotto e la poesia del Novecento. Per anni ha diretto la rivista di poesia Scarto minimo, affiancando Mario Benedetti, ed è stato nella redazione della rivista Poesia.
La sua prima raccolta poetica, La bella mano, è stata edita da Crocetti nel 1991.
Paradiso, scritta negli anni del lockdown, corona un lungo percorso professionale e poetico. La raccolta vincitrice del Premio Strega Poesia racconta le quotidiane passeggiate di un uomo che porta a spasso il proprio cane nell’ora d’aria concessa dalle restrizioni: tra i sentieri e i boschi delle colline senesi l’uomo e il cane ogni giorno scoprono qualcosa, si trovano faccia a faccia con una natura sempre più selvatica e inferocita, mentre l’uomo cerca di fermare i pensieri e dare un senso al dramma collettivo della pandemia che non viene rimosso ma corre sullo sfondo dei versi.
L’autore, Stefano Dal Bianco, ha raccontato di essere stato ispirato dalle lunghe passeggiate compiute con il cane Tito nel 2020, l’anno che ha visto l’Italia “chiudere” dinnanzi al pericolo del Covid-19. Il libro, Paradiso, è composto da 108 poesie: Dal Bianco confida di averle dettate al cellulare mentre camminava con Tito attraverso i dolci pendii toscani.
Ogni poesia l’ha portato avanti, lentamente fuori dal buio, regalandogli una specie di saggezza superiore. E forse potrebbe aiutare anche noi.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Premio Strega Poesia 2024: vince Stefano Dal Bianco con “Paradiso”
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