Quante famiglie! di Delphine Godard e Nathalie Weil

“Quante famiglie!” (Editoriale Scienza 2018, titolo originale Bisous à table! Mamaaan!, traduzione di Francesca Gregoratti, illustrato da Stéphane Nicolet) è un libro di Delphine Godard e Nathalie Weil che risponde a molte domande sui tanti modi di volersi bene e vivere insieme.

“Fino a 40 anni fa la maggior parte delle coppie era sposata ed entrambi i genitori vivevano insieme ai propri figli. Ma negli ultimi tempi la famiglia è molto cambiata...”

Partiamo dalla definizione di famiglia ovvero un gruppo di persone unito da un legame di parentela e di affetto che, di norma sceglie di vivere insieme. Le relazioni familiari sono alla base di molte società. Si vive in famiglia perché un bambino non può sopravvivere da solo e necessita che gli adulti si prendano cura di lui donandogli tutto l’amore e le attenzioni necessarie per crescere bene. L’esaustivo volume spiega in cosa consistono i diritti dei bambini e che cosa cambia legalmente tra un matrimonio e una convivenza. Quello che rimane uguale è la forza dei sentimenti che all’interno di una coppia uno prova verso l’altro e specialmente verso la prole. Oggi una coppia su quattro convive e mette al mondo figli senza essere sposata. Inoltre, può accadere che una coppia di genitori si separi in modo doloroso e di conseguenza un figlio ne soffre molto. Quando i genitori sono in conflitto, il giudice ha facoltà di chiedere il parere del minore riguardo all’affidamento. Le famiglie omoparentali, in cui i genitori appartengono allo stesso sesso, aprono dibattiti e confronti molto accesi ma è opportuno che abbiano gli stessi diritti.

“L’albero genealogico permette di rappresentare le relazioni di parentela e ricostruire la storia di una famiglia andando indietro nel tempo”.

In queste pagine abbiamo l’opportunità di indagare le nostre radici per capire meglio noi stessi. L’indagine inizia setacciando le carte di famiglia: atti di nascita, matrimonio, morte, per poi consultare gli archivi dei comuni dove sono vissuti i nostri antenati. Infine un cenno alla storia: al tempo dei Romani la parola “famiglia” comprendeva tutte le persone che vivevano sotto lo stesso tetto: non solo genitori e figli ma anche servitori e schiavi.

Comunque si pensi, la famiglia tradizionale non è l’unico nucleo presente nella nostra società. L’originale albo suggerisce una chiave agli adulti per far comprendere ai più piccoli, con semplicità e garbo, argomenti delicati come famiglie omogenitoriali, separazioni, adozioni e unioni civili. Una lettura avvincente, grazie all’ausilio di variopinte illustrazioni e con più di trenta alette da sollevare, che informa i nostri figli sui differenti legami familiari contemporanei.

“L’educazione è la trasmissione di conoscenze che sono diverse da una famiglia all’altra”.