Regina di sangue. La vera storia di Lady Macbeth
- Autore: Joanna Courtney
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: BEAT
- Anno di pubblicazione: 2020
Il romanzo Regina di sangue (Beat 2020, titolo originale Blood Queen, traduzione di Chiara Brovelli) di Joanna Courtney, come recita il sottotitolo del libro, racconta “La vera storia di Lady Macbeth”.
“Non ho chiesto io di essere regina. Non andavo in cerca di abiti e corone, e ancor meno volevo portare sulle spalle il peso di un Paese. L’unico mio desiderio era prendere per mano l’uomo che amavo ed essere Lady Macbeth. Volevo essere moglie e madre, e costruire una casa in cui vivere felici sulle sponde accoglienti del Moray Firth”.
È la voce di Cora MacDuff che racconta come, per difendere se stessa e il suo casato, dovette diventare una "regina di sangue”. Dunque è arrivato il momento di tornare al tempo passato, a quei giorni nodali, fondamentali per comprendere la sorte di questa giovane donna.
Inverness, Highlands scozzesi, 1025. Cora era arrivata nella provincia settentrionale del Moray alcuni mesi prima, dopo una fuga disperata dagli uomini di Re Malcolm, nemici pericolosi. Il sovrano era primo cugino di suo padre, ma nella parentela aveva visto una minaccia, più che un legame. Infatti il Regno di Alba (nome gaelico per la Scozia nell’XI secolo) era conteso da due casati reali, che discendevano rispettivamente da Aed e da Costantino, figli del primo re, Kenneth MacAlpin. In base alle norme dell’eredità alterna avrebbero dovuto sedere sul trono a turno.
Re Malcom, del ramo di Costantino, intendeva nominare come suo successore il nipote Duncan e per ottenere questo scopo doveva sterminare l’intero ramo cugino dei MacDuff, sempre discendenti da Costantino. Cora MacDuff era riuscita a scampare alla morte e, dopo una fuga disperata, aveva trovato rifugio nella provincia settentrionale del Moray.
Mentre trascorreva lì l’esilio forzato, Cora aveva visto arrivare il giovane e avvenente Macbeth, l’ultimo discendente della linea di Aed, che viveva al di là delle rupi del Mounth, la temibile catena montuosa che fendeva Alba in due. Tra i due ragazzi era scattata subito una forte attrazione, entrambi però consapevoli che il trono del Regno di Alba era più importante del loro sentimento reciproco.
Cora inoltre era intenzionata a vendicare la tragica morte del padre, Mormaer Lachlan, ucciso nei suoi campi di granturco e poi fatto a pezzi come un animale da parte di sicari mandati da Re Malcom. Macbeth aveva chiesto a Cora di diventare sua moglie: anche il ragazzo rivendicava diritti al trono. Se Cora e Macbeth si fossero sposati e fossero stati tanto fortunati da avere un figlio, quest’ultimo avrebbe riunito due casati reali per la prima volta: sarebbe stato l’erede di Costantino e Aed. Cora aveva accettato la proposta di matrimonio del ragazzo, ma la giovane intuiva che:
“la felicità non era per lei. Nel suo destino c’erano rabbia, risentimento e un odio totalizzante”.
Joanna Courtney, scrittrice inglese con origini scozzesi, già autrice di una trilogia che esplora il mondo delle donne di William Shakespeare (Lady Macbeth, Ophelia e Cordelia), qui tratteggia la figura di una donna che ha affascinato milioni di lettori. Grazie a un’accurata ricerca storica e a una scrittura scorrevole e precisa, l’autrice pone in evidenza le caratteristiche del carattere di Lady Macbeth: tenacia, ambizione, risolutezza. Una donna che non aveva chiesto di essere regina, ma che non aveva neppure rifiutato il titolo, artefice del suo destino.
“Fui Lady Macbeth e fui regina, e posso sperare di avere contribuito almeno in minima parte ad arricchire la mia terra”.
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