Ricette immorali
- Autore: Manuel Vázquez Montalbán
- Genere: Libri di cucina
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Feltrinelli
"Non si sa di nessuno che sia riuscito a sedurre con ciò che aveva offerto da mangiare, ma esiste un lungo elenco di coloro che hanno sedotto spiegando quello che si stava per mangiare.“
In questo periodo di feste si è spesso invogliati all’acquisto di libri di ricette per farne dono ad amici e parenti, sia libri scritti da famosi chef che da gourmet. Ricette immorali, un piccolo libro pubblicato dalla Feltrinelli nel 1992 è arrivato quest’anno alla ventitreesima edizione ed è un sorprendente ricettario con ben sessantadue piatti pieni di gusto, un po’ piccante e con un pizzico di storia che invoglia a volersi bene e ad amare meglio. Ricette immorali racconta quanto un piccolo piacere gustativo possa stimolare al desiderio e ce n’è per tutti, senza nessuna discriminazione di sesso né di classe sociale.
“ …e la questione diventa tanto più immorale quando bisogna sommare o combinare due piaceri così definitivi come il mangiar bene e far bene l’amore. La buona chimica del cibo coincide con la buona chimica dei commensali. Mangiare bene, e bere ancor meglio, rilassa gli sfinteri dell’anima, sconvolge i punti cardinali della cultura repressiva e prepara alla comparsa di una comunicabilità che non va sprecata. “
Inoltrandoci nella lettura delle ricette troviamo gli Spaghetti alla Checca arrabbiata: è il piatto universalizzato da Ugo Tognazzi, ricco di peperoncino piccante che deve la sua origine ad una ricetta preparata per l’amante incavolato al quale si voleva far conoscere il fuoco dell’inferno nascosto nella pasta.
Un omaggio a Roma sono le Frittelle di fiore di zucca, un piatto popolare per eccellenza definito dall’autore una poesia fritta da un poeta nordamericano ma meridionale. Un piatto che potrebbe comparire per gusto ed eros in una tragedia di Tennessee Williams o di Garcia Lorca ma mai in una di Ibsen.
Purè di tartufi, invece, pare sia stato utilizzato da Elisabetta II per convogliare a nozze i suoi eredi più difficili fra i quali Carlo con la giovane Diana. E cosa dire delle Animelle di vitello Trianon, piatto aristocratico che veniva servito nei banchetti dell’Eliseo fino a quando non ha preso piede la Nouvelle Cousine. I più importanti politici lo utilizzavano per deliziare le mogli dei diplomatici al fine di ottenerne vantaggi. O il più semplice Pane e pomodoro, piatto peccaminoso in quanto può esprimere un’alternativa a tutto ciò che è spirituale. Ovunque e sempre pane e pomodoro.
E’ indispensabile, scrive Montalban, che tutti i popoli saggi della terra capiscano che
pane e pomodoro è un paesaggio fondamentale dell’alimentazione umana.
Viaggiando nel tempo segue la ricetta del Roti dell’imperatrice, attribuito ad Alexandre Dumas, autore dei Tre Moschettieri ed eccellente gourmet. L’autore sostiene che è un piatto che richiede la compagnia di un’imperatrice o una regina o una duchessa. Montalban voleva dividerlo con Paola di Liegi, prima che le nevi del tempo imbianchino le nostre tempie. Il Baccalà al pil- pil è definito un piatto geniale nel quale il baccalà secco viene riportato a vita per essere poi cucinato, compiendo dentro di sé il rapporto Eros e Thanatos, vale a dire amore e morte. Una vera magia.
Non mancano i dessert fra i quali la Bavarese perfect love: Eva Braun preparava la bavarese al suo amato Hitler e loro due la gustavano in silenzio per non distrarsi dai rombi dei bombardamenti. E’ un dessert che prepara al dopo tavola, specie per le sieste pomeridiane. Un piacere dopo l’altro, una vera scoperta questo libro di delizie. "Ricette immorali" è un piccolo taccuino che racchiude nelle sue ricette una sensualità condita da aneddoti e quella giusta dose di ironia che lo rende veramente apprezzabile e gustoso.
Manuel Vazquez Montalban, scrittore, saggista e poeta spagnolo, deve il suo successo internazionale alla creazione del detective Pepe Carvalho, protagonista dei suoi numerosi romanzi polizieschi. Figlio di un militante del Partito Socialista, conobbe il padre, detenuto in carcere, solo alla sua liberazione, quando aveva cinque anni. Militerà nello stesso partito, diventando membro del Comitato Centrale. Nel 1962 un tribunale di guerra lo condannerà a tre anni di reclusione per aver partecipato alla resistenza antifranchista, e in prigione scriverà il suo primo libro. Una lunga amicizia lo legherà ad Andrea Camilleri, che in suo onore chiamerà il protagonista dei suoi celebri romanzi, il commissario Montalbano.
Ricette immorali
Amazon.it: 8,55 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Ricette immorali
Lascia il tuo commento