Ricordati di vivere - Goethe e la tradizione degli esercizi spirituali di Pierre Hadot

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Come i Greci, Goethe era convinto della necessità di vivere nel presente, di cogliere la felicità nell’istante anziché perdersi nella nostalgia romantica del passato o nel vagheggiamento del futuro. Gran lettore di Goethe, Hadot analizza qui come il maestro tedesco si inserisca nella tradizione della filosofia greca. Una magnifica meditazione sull’epicureismo e sullo stoicismo antichi attraverso la poesia di Goethe che faceva dire a Faust: "Solo il presente è la nostra felicità". (Note di copertina)

Pierre Hadot, grande studioso di filosofia antica, con questo saggio dimostra come la stessa letteratura di Goethe abbia delle correlazioni con quegli esercizi spirituali praticati dai filosofi ellenico-romani.
Il pensiero teso ad apprezzare e a vivere soltanto il momento presente dell’esistenza, senza indulgere ai ricordi del passato, non più esistente, e alle aspettative del futuro, per chiunque incerto e imprevedibile, percorre parte della produzione letteraria di Goethe.
Questa impostazione deriva dalla speculazione e dalla pratica della filosofia antica: dai dialoghi socratici a Epicuro, da Seneca a Epitteto e Marco Aurelio.
Come insegnavano gli antichi, anche l’autore del Faust riprende spesso la massima "Ricordati di vivere" come spunto essenziale per riflettere sulla nostra vita.

Il guardare poi dall’alto di una vetta il paesaggio circostante è un altro spunto, evidenziato da Hadot negli scritti di Goethe, che ci conduce a scoprire il significato profondo dello sguardo dall’alto secondo la filosofia antica, ovvero la metafora del distacco dalle vicende, dalle passioni e dalle miserie della condizione umana.

Saggio molto interessante che affronta un tema di sicuro fascino, scritto con uno stile semplice e discorsivo. Hadot, attraverso un percorso raffinato e originale, ci fa riscoprire un Goethe diverso ed apprezzare la saggezza dei filosofi antichi.