Samurai bikini zombie di Giuseppe Pasquali

Consolacion non ha una vita facile. Vive a Miami, una città che fa venire in mente il sole, il caldo, la spiaggia, musica, belle macchine, belle donne. Sembra un diamante grezzo, sempre pronto a brillare.
Purtroppo per lei, la vita non è affatto così splendente, perché mancano i colori. E’ una vita in bianco e nero. Poco bianco, molto nero. E’ una vita fatta di stenti, con un lavoro umiliante e poco remunerativo, che la sminuisce giorno per giorno nel corpo e, soprattutto, nell’anima. Fa il mestiere più antico del mondo, come tante, riesce a stento a mantenere la sua figlioletta, Elly, e ha un rapporto d’amore-odio con l’amica e collega Pepper.
Ovunque si gira, vede solo zombie, magari profumati, nelle loro macchine lucide e fiammanti, nei loro vestiti all’ultima moda. Fior di dollari che verranno buttati via dopo averli indossati un paio di volte, pena l’esclusione dal loro piccolo, sordido mondo.
Decide di seguire la Via del Samurai, una strada lastricata di sangue e violenza, una strada che la condurrà al proprio destino. Lei, il suo bikini, il kimono e la katana. Questo è il Bushido, il credo di un samurai.

E’ da un po’ che seguo questo romanzo e, finalmente, durante una fiera, sono riuscito ad accaparrarmelo, persino con dedica dell’autore. Una storia drammatica e violenta, un lieto fine che sembra non arrivare mai e forse è giusto così. Un romanzo dalle tinte forti, tutte sfumate in rosso, che mescola sensualità e violenza, odio e rinascita… Un libro da divorare senza farci sbranare a nostra volta, una storia che vi colpirà e vi lascerà dolore, gioia e un qualcosa di indecifrabile…

- Linee Infinite, 2011