Scrittrici in giardino di Adele Cavalli

Adele Cavalli ci presenta il suo libro, molto particolare, pubblicato su epubblica.

Dieci scrittrici, donne meravigliose conosciute negli anni attraverso la lettura delle loro opere più famose e, scoperte ora, nei loro giardini, accomunate dall’amore e dall’’incanto’ per la natura.
Vita Sackville West e Edith Warton, progettiste meticolose degli spazi verdi intorno al castello di Sissinghurst e a The Mount, hanno studiato nei dettagli ogni angolo verde per goderne, poi, negli anni, le spettacolari esplosioni di colore insieme ai tantissimi visitatori che ancora oggi rimangono incantati dai luoghi da loro creati.
Il giardino intorno alla casa dell’infanzia ritorna con i profumi ed i colori nei ricordi di Colette e di Elisabeth Von Arnim. La scrittrice francese ama intensamente fiori e piante così come aveva imparato da piccola osservando Sido, sua madre, muoversi nel giardino di Saint Sauveur en Puisaye, suo paese natale, nella campagna della Borgogna disegnata da morbidi sentieri di erica violetta. Elisabeth nel suo giardino selvaggio si sente veramente felice come solo da bambina era riuscita ad essere “... con una fetta di pane, burro e zucchero in un prato cosparso di tarassaco e margherite...”.

Per Karen Blixen il giardino di Rungstedlund, dopo il suo rientro dall’ Africa, diventa una tavolozza di colori e di forme a cui attingere per abbellire ogni angolo di casa con composizioni di fiori e foglie, ricche, stravaganti, molto particolari. Marguerite Yourcenar ha trovato un angolo di paradiso a Petite Plaisance e, nel suo giardino annota tutte le emozioni ed i pensieri che dalla natura e dagli animali le vengono suscitate.

George Sand ed Emily Dickinson amano gli erbari dove raccolgono meticolosamente i fiori e le foglie colti nel loro giardino e nei boschi intorno alle loro casa. George a Nohant, sua residenza per tutta la vita, si sente natura essa stessa, mentre Emily, nella casa di Amherst, dalla camera, ogni giorno, scendendo le scale e attraversando l’ingresso, dalla cucina soleggiata passa in giardino dove cura con amore arbusti e fiori.

Eudora Welty e Jane Austen si caratterizzano per le straordinarie capacità di ritrarre la natura ed i personaggi che la animano. Ciascuna con lo strumento che la propria epoca mette a disposizione: Eudora si scopre, fine fotografa della valle arsa del Mississipi e della quotidianità delle comunità che la abitano e Jane dal piccolo scrittoio affacciato alla finestra sul giardino racconta nei suoi romanzi la verdissima natura della campagna inglese e della piccola nobiltà che la circonda cogliendone pregi, debolezze, meschinità.
Nei loro giardini, ho respirato i profumi che anch’esse respiravano, catturata dalle forme e dai colori che avevano scelto con amore. E’ stato come spiarle nei loro momenti più privati, ai più sconosciuti, e, questo, mi ha regalato il piacere di sentirle più vicine.