Seven faceless saints. Sette santi senza volto di M. K. Lobb

M. K. Lobb, questo nome che scatta secco in copertina come un coltello a serramanico farebbe pensare a un virilissimo scrittore anglosassone, magari barbuto e con pipa d’ordinanza tra le labbra. Non è affatto così, perché il misterioso “M. K.” è in realtà una giovane canadese, decisamente graziosa a giudicare dalla foto messa in circolazione. La conosciamo al debutto nella narrativa internazionale, con il primo romanzo, edito nel 2023 e pubblicato in Italia da Fanucci Editore, nella collana Young Adult, con il titolo originale Seven faceless saints. Sette santi senza volto (settembre 2023, tradotto da Francesca Gatti, 336 pagine).

I sette santi sono sei si potrebbe dire, in sintonia con il sense of humour che abbonda in questa trama per adolescenti appassionati di fantastico, mistery, romance, giallo-thriller magari condito di paura. Tutti ingredienti di un esordio nel pieno rispetto della ricetta della narrativa Young Adult: tanta fantasia, un po’ di mistero, quanto non guasta di romantico qua e là, un’aggiunta di horror e soprattutto un futuro roseo in dirittura finale, sia pure con qualche incognita, c’est la vie.
La cosa che colpisce subito è che il romanzo è scritto dannatamente bene, schizza veloce e piacevole come una scheggia, tanto più per essere farina del sacco di una debuttante. Che poi non lo è, fatti i conti.
Laureata in scienze politiche, ha cominciato a lavorare nel Parlamento federale, ma confessa d’essersi concentrata per tutto il tempo su qualcosa di diverso: scrivere libri. Ha saltato lezioni per scrivere. Si è svegliata presto per scrivere. Ha scritto nel tempo libero. Scriveva anche nelle trasferte dal Parlamento. Nel 2020 ha finalmente meritato l’attenzione di un’agenzia letteraria, che poi ha venduto il romanzo. Il settimo o l’ottavo tra quelli da lei redatti.
Lobb è una scrittrice fantasy appassionata di tutto ciò ch’è dark, si tratti di letteratura, umorismo o estetica in generale. È cresciuta in una piccola città dell’Ontario e vive ancora in riva al lago, con il compagno e i loro gatti. Quando non legge o scrive, si può incontrarla in palestra o tutta presa:

A contemplare la dura realtà dell’esistenza.

Seven faceless saints è apparso all’inizio del 2023, subito selezionato e premiato. I libri che completeranno la saga, Disciples of Chaos e To steal from thieves, sono entrambi in pubblicazione entro l’inizio del 2025.

Arrivando ai saints del romanzo, erano sette, ma dopo la prima guerra dei santi, il popolo ha rimosso Caos e i suoi discepoli. Badate che per quanto “misericordiosi”, come concordano tutte le storie sul loro conto, i sette/sei della nostra nuova amica canadese non sono quelli statuari delle chiese cristiane, con tanto di aureola d’ordinanza nelle immaginette sacre popolari. Così come i discepoli, le gilde, i gonfalonieri, di cui si parla in queste pagine, sono tutt’altro rispetto a quelli incontrati nei libri di storia del Medioevo.
Nel giardino fuori dal Palazzo di Ombrazia, si aggira qualcosa di agghiacciante e disumano nel buio. Leonzio, il discepolo di Morte che rappresenta i favoriti di quel santo nella sede centrale, ne ha percepito la presenza prima di...
Guardando il cadavere esanime ma esangue, Damian, il giovane capitano della sicurezza a Palazzo - che dovrebbe essere il luogo più sicuro della città - non sa stabilire se sia dato la morte o gli sia stata inflitta. Ed l’ennesimo contrattempo per lui, visto che il gonfaloniere Forte gli contesta apertamente di non essere riuscito ad assolvere il compito per il quale è stato richiamato dal fronte: garantire la sicurezza.
La magia è ereditaria, ma ogni tanto si affievolisce in qualcuno, di generazione in generazione e in quella società sacralizzata e rigidamente classista Damian, privo di magia sebbene figlio di un generale, non vive una condizione delle più stabili, da discendente sfavorito dei santi.
È stato il padre, Battista Venturi, a promuovere il suo ritorno, ma lui non riesce a trovare pace, anche pensando al conflitto ancora in corso. La seconda guerra dei santi sta entrando nel ventesimo anno. Tanti uomini e donne hanno combattuto nel Nord più a lungo del suo biennio di servizio, ma i meriti contano poco. Quand’era lontano, ha sempre pensato alla ragazza amata e usato il suo nome per scacciare la paura, Rossana, Roz. Ora, riesce solo a immaginarla infuriata, nel quartiere di Pazienza. L’ha vista passare, ma non si sono incontrati dal suo ritorno a Ombrazia.
Intanto Roz è al Mercato notturno, anche se trova irritante la lentezza della folla, non è capace di fare niente a quel ritmo apatico. I discepoli si muovono a gruppi tra le bancarelle, uno dei tanti servizi esclusivi riservati loro, con merci magiche in vendita: vesti incantate per respingere le fiamme, coltelli che restano affilati per sempre, lucchetti che si aprono solo al tocco di una persona e non di altri. Anche lei è una discepola. Ha scoperto tardi la propria affinità: a tredici anni non aveva mostrato segni di magia, al pari di Damian. La connessione con il metallo si era palesata tre anni dopo, quando il giovane Venturi era già partito per il fronte e il padre di Rossana giustiziato per diserzione. Avrebbe anche potuto nascondere ciò che era, ma i proventi le servivano, sebbene fosse animata da un sacro fuoco contro il potere costituito.
Mentre fuori e dentro il Palazzo si agita un’entità, a Nord si combatte e a Ombrazia cova la ribellione contro i discepoli. Cadaveri di giovani cominciano ad essere seminati in città, nella loro agghiacciante immobilità.

L’autrice M. K. Kobb riconosce d’aver creato un mondo magico dark, con superstizioni criticabili e personaggi un tantino disordinati, in conflitto tra loro. Comunque, l’imprinting personale c’è tutto: oscurità, stranezze e qualcosa di leggero che non le fa prendere troppo sul serio quello che scrive.