Sfida mortale di Pietro Brambati

Pietro Brambati è nato a Milano, e per vent’anni ha lavorato come copywriter nel settore immagine della grande distribuzione. Sfida mortale (Leone Editore, 2018), è il suo quarto romanzo, pubblicato dopo Storia di Aronne. Sfida mortale, però, è anche il suo esordio nel campo del genere thriller.
Scritto in prima persona, il libro è il racconto di uno scrittore in piena crisi creativa. Non riesce più a scrivere nulla, dopo che ha avuto un successo enorme e inaspettato con il suo primo romanzo. Così decide di andare a fare una vacanza con la sua amante del momento, molto più giovane di lui. Il luogo è da sogno, inoltre loro due occupano un bungalow in riva al mare e sono da soli.
La stagione non è ancora iniziata, e loro sono molto ben accolti dal custode, che li coccola come se fossero figli suoi:

Dalla veranda lo sguardo spaziava su tutto il golfo. Al mattino presto e al pomeriggio inoltrato, si poteva seguire con lo sguardo il lento ma costante procedere dei traghetti che partivano dal porto verso il continente e viceversa. Sulla sinistra, a un paio di chilometri, c’era il paese, e dietro al villaggio turistico il vecchio edificio che un tempo veniva usato per l’inscatolamento dei tonni dopo la mattanza.

Il luogo trasuda pace estrema. Un giorno però lo scrittore, da solo, è in cerca di una vena creativa che possa sbloccargli l’empasse in cui è caduto, quando nei pressi di un vecchio rudere incontra un uomo che fa paura, sembra un barbone, mal vestito e mal conciato. Costui gli rivolge uno sguardo allucinato e scappa. Così allo scrittore non rimane che chiedere notizie al custode del villaggio turistico, che gli narra di una storia tragica e alquanto strana:

Sanna era il guardiano della tonnara. Un omone forte e massiccio. Il suo lavoro principale consisteva nel controllo notturno della fabbrica. Durante il giorno non faceva che dormire e quando si svegliava andava all’osteria del paese e si ubriacava. A quell’epoca aveva circa quarantacinque anni, ed era sposato con una delle ragazze più belle del paese, più giovane di vent’anni. Quando la tonnara chiuse lui restò senza lavoro. (…) Maria scomparve. Lui continuò a frequentare l’osteria e a ubriacarsi, ma lei nessuno la vide più.

Da quel momento lo scrittore Walter perde la pace, e si sente continuamente osservato e spiato, senza in realtà avere nessun riscontro a quello che lui pensa. Fino a quando una donna viene trovata cadavere:

“Questa mattina all’alba hanno trovato il cadavere di Cristina, quella ragazza diciottenne che lavorava al bar del porto. Era completamente nuda, col cranio fracassato e senza capezzoli. E non solo, pare che prima l’abbia sodomizzata con violenza.”

Chi ha potuto commettere un atto così terribile? Forse l’uomo invisibile, che nessuno vede, a parte lo scrittore? C’è forse un altro colpevole? Chissà …
La lettura è tipica del genere thriller, ad alto tasso adrenalinico. La trama è ricca di suspence, e l’autore è molto abile nel disseminare indizi fuorvianti che portano il lettore a pensare e prevedere ciò che non è. Soltanto la soluzione finale giungerà inaspettata e scioglierà tutti i dubbi.
La trama è ben congegnata ed assemblata. Contiene un argomento sotterraneo di sicuro fascino, ed è il tema della scrittura e degli scrittori. Della scrittura e delle sue intrinseche caratteristiche si parla diffusamente, proponendo temi di ottima osservazione:

“Che importanza ha quanti libri uno scrive? L’importante è avere la volontà di scriverli. Il mio vecchio diceva sempre che nella vita occorrono perseveranza e ostinazione per raggiungere i propri obiettivi.”

Il libro è una sfida aperta allo scrittore protagonista del testo, Walter Giuliani. Infatti:

“La vacanza dello scrittore Walter Giuliani con la sua giovane e bellissima fidanzata è rovinata dalla improvvisa apparizione di un rozzo ed inquietante individuo. Qual è la sua vera identità? Cosa vuole da Walter? Una serie di efferati omicidi sta per insanguinare le coste della Sardegna.”

Riuscirà Walter a sciogliere la sfida, senza subire un grave attacco alla sua vita?
La lettura è, dunque, rivolta agli amanti del genere thriller, con le sue tipiche atmosfere di ansia e al fulmicotone, ma anche a chi ama parlare e scrivere di letteratura e di narrazione. Il libro è un po’ datato, ma si fa apprezzare per stile di scrittura e per contenuti narrativi. Di conseguenza, una bella lettura molto intrigante e avvincente, per gli amanti del genere.