Sono ancora un bambino (ma nessuno può sgridarmi) di Giancarlo Giannini

Giancarlo Giannini: quante cose vengono in mente, udendo questo nome? È sicuramente un nome importante, un nome che è già scolpito nella pietra e nel cuore di molti di noi. Grandissimo attore e magnifico doppiatore: Al Pacino e tanti altri devono anche a lui il merito della loro popolarità nel nostro paese.

Prima di tutto questo, però, Giancarlo era un bambino, un ragazzo, un uomo come molti di noi. Lavorava e aveva delle passioni e, inutile dirlo, una di queste l’ha portato nelle nostre case, quasi come un amico. Pensiamo alla sua collaborazione con persone come Lina Wertmüller o Mariangela Melato, scene e dialoghi rimasti impressi nella mente e nel cuore, e poi Francis Ford Coppola, Federico Fellini, Ridley Scott…
Nomi talmente altisonanti che io stesso non mi sento degno di riportarli in questa sede.

Fino a oggi conoscevamo soltanto ciò che avevamo visto e sentito, su Giancarlo. Grazie a Sono ancora un bambino (ma nessuno può sgridarmi) (Longanesi, 2014), però, ora conosceremo aneddoti e sentimenti che si celavano dietro ciò che la macchina da presa inquadrava. Storie divertenti, persino buffe, ma anche episodi che hanno mutato profondamente la vita di questo geniale uomo di spettacolo; incontri e rapporti più o meno duraturi che hanno contribuito a plasmare ciò che si è presentato dinanzi a noi, di anno in anno; eventi che, uno dopo l’altro, hanno costruito una vita che molti di noi invidiavano, una vita che, però, ha avuto anche colpi duri.

Un libro che parlerà col cuore in mano, con parole sincere come un buon vino d’annata, accompagnato da quegli stuzzichini dal sapore agrodolce che mangiamo uno dietro l’altro, senza riuscire a smettere.
Pagine colme di vita che leggeremo con piacere, dedicate a chi ama questo mostro sacro dello spettacolo o, semplicemente, a chi vuol leggere di una vita piena di avvenimenti eccezionali. Insomma, un libro dedicato a chiunque voglia leggere qualcosa di bello e vero.