Spietate Promesse di Rebecca Ross

Spietate Promesse (Fazi editore, 2024, trad. di Stefano Cresti) è il tanto atteso sequel di Divini Rivali, nonché finale dell’epica duologia della scrittrice statunitense Rebecca Ross: Letters of Enchantment.
La storia riprende da dove era stata interrotta; la nostra protagonista Iris E. Winnow è ora sola ad Oath, la sua città natale, alla disperata ricerca di risposte riguardo a Roman C. Kitt, suo marito.
Il cliffhanger che ci ha lasciato in sospeso per quasi sette mesi ci viene subito spiegato: Roman, come potevamo immaginarci, è vivo (per miracolo) ma senza ricordi, e, soprattutto, prigioniero della fazione nemica. E’ ora infatti corrispondente di guerra per il dio Dacre.

Se nel primo libro il punto di forza è la storia d’amore tra Iris e Roman, in questo secondo capitolo i momenti condivisi tra i due protagonisti sono decisamente di meno. La componente romantica non manca, ma non è certo il punto focale. Iris e Roman si cercano, e soprattutto, si riscoprono, per quasi tutto il romanzo. In certi capitoli infatti, sembra quasi di ripercorrere la stessa storia di Divini Rivali, ma dove nel primo era Roman a tenere all’oscuro di Iris la sua vera identità durante i loro scambi epistolari, in Spietate Promesse è invece Iris ad essere a conoscenza di chi si cela dietro alla corrispondenza.
Considerando che si tratta del capitolo finale di questa duologia, probabilmente la Ross ha voluto riproporci quello che nel primo libro è stato sicuramente più apprezzato. Con nostalgia riviviamo per un’ultima volta le romantiche parole impresse nelle lettere scambiate tra Iris e Roman.

Sicuramente in Spietate Promesse la Ross fa un grosso recupero su ciò che invece le era stato criticato in Divini Rivali: la componente fantasy, di questa duologia romantasy.
Abbiamo inoltre il focus anche su nuovi personaggi, come Forrest e Tobias, che permettono alla trama un bel arricchimento, dandole sicuramente più consistenza.
L’elemento fantasy ci offre molti dettagli in più sul funzionamento del mondo creato dalla mente della Ross. Insomma, la conclusione della storia ci offre tutto quello che nel primo capitolo avevamo trovato solo accennato e ci permette di farci una vera idea su chi siano le divinità per cui si combatte. Abbiamo quindi la possibilità di conoscere Enva e Dacre, coloro che hanno dato vita a questa spietata guerra. La narrazione ci offre il punto di vista sia di Iris che di Roman ed è proprio grazie a questo scambio di narrazione che veniamo, personalmente, a conoscenza dei due dei.

Il worldbuilding anche in Spietate Promesse non delude, ci viene inoltre offerto qualche particolare extra sul funzionamento dei luoghi magici di Oath. Spietate Promesse ha una trama scorrevole e sicuramente più avvincente rispetto al primo romanzo.
Ho particolarmente apprezzato lo spazio dato alla componente fantasy e, nonostante avessi sperato in più momenti romantici tra Roman e Iris, la romance che ci viene data dalla Ross rimane comunque dolcissima ed emozionante.
Anche i personaggi, a cui ci eravamo già affezionati, non si smentiscono nemmeno nel finale, anzi ci sentiamo ancora più legati ai nostri protagonisti e non possiamo fare a meno di legarci anche ai personaggi secondari.
La penna di Rebecca Ross anche in Spietate Promesse sa emozionare e coinvolgere il lettore; la trama scorre fluida senza mai essere contorta o noiosa e l’autrice sa tenerci incollati pagina dopo pagina anche grazie ai vari colpi di scena. Il finale è quindi dolce amaro, dovuto dalla consapevolezza che questa sarà l’ultima volta che Iris e Roman ci terranno compagnia.

Per me è stato subito amore con questa duologia; le lettere scambiate tra Roman e Iris non hanno mancato nemmeno questa volta di emozionarmi e di farmi innamorare della loro storia d’amore; le ho trovate la parte romance più bella di tutto il libro. A conti fatti, a Spietate Promesse di Rebecca Ross, ho dato tre stelle e mezzo.