Statue linee
- Autore: Marco Giovenale
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2022
Edito da pièdimosca nella collana Glossa, Statue linee di Marco Giovenale è il secondo volume della collana della casa editrice.
Glossa è una collana a margine curata da Carlo Sperduti, situata accanto alla collana di narrativa “Ossa” di pièdimosca edizioni. Si definisce “a margine” perché si distingue dalla letteratura e dall’editoria attuali.
La collana Glossa si occupa di prose brevissime, con un’attenzione particolare alla sperimentazione e alla scrittura pura e una vocazione all’eterogeneità.
La collezione sceglie la forma brevissima in quanto campo privilegiato di ricerca, sospensione, deragliamento, mistero, esattezza, stile, densità, spostamento.
Glossa di pièdimosca edizioni nasce dalla convinzione che non esista una definizione di letteratura ma che le sue definizioni siano, al contrario, potenzialmente infinite: vorrebbe contenerle tutte, ne propone alcune.
Marco Giovenale, nome da antico romano ma autore contemporaneo, vive e lavora a Roma. È tra i fondatori di gammm.org (2006). Redattore di riviste e spazi
web italiani e non, cura la collana syn – scritture di ricerca per le edizioni IkonaLíber. Nel 2018 ha contribuito a creare e avviare l’associazione e sito centroscritture.it.
Con i redattori di gammm è nel libro collettivo Prosa in prosa (Le Lettere, 2009). Poesie e prose sono tradotte in varie lingue e presenti in riviste e antologie. Per Sossella nel 2008 ha curato un’ampia raccolta antologica di opere di Roberto Roversi: Tre poesie e alcune prose (1959-2004). Ha tradotto Jack Spicer (Billy the Kid, edito dalla Camera verde nel 2014, a cura di Paul Vangelisti) e altri autori anglofoni.Il suo sito è slowforward.net.
Il libro Statue linee raccoglie una serie di scritti di prosa e poesia scritti dall’autore nel corso di venti anni tra il 2002 e il 2022. Le prose di Giovenale sono contrarie al gigantismo e piuttosto si assottigliano fino al paradosso malgrado i materiali trattati sono del tutto concreti – mosche, latte, scalinate, uova, scarpe, pepe – tutto può smaterializzarsi da una frase all’altra.
Statue linee non ha un filo rosso conduttore, ma affascina per il nonsense e il gusto per l’affabulazione che possono ricordare i futuristi e tra essi la essenziale genialità di Aldo Palazzeschi. Un libro che va letto per il gusto della parola, un esercizio di stile alla Queneau, un esempio ardito di sperimentazione.
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Un libro perfetto per...
Lettori attenti e curiosi senza preconcetti verso la letteratura di sperimentazione
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Statue linee
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