Storia del gol. Epoche, uomini e numeri dello sport più bello del Mondo di Mario Sconcerti

Mario Sconcerti, in materia di calcio, non dice e non scrive mai cose banali: le sue analisi tecniche sono immancabilmente argomentate con acutezza, vanno in profondità, mostrano competenza. Con lui il pallone assurge a scienza, riflessione sociologica, filosofia. Sconcerti possiede in più una scrittura fluente, secca, concreta. Tuttavia, spesso e volentieri si imbarca in metafore, locuzioni, concetti a volte incomprensibili, esagerati, dal significato nebuloso. Ma tant’è, nessuno è perfetto.

Alla fine dell’Ottocento, il fine del gioco del calcio diventa quello di buttare il pallone in porta. Già, perché prima le partite vedevano squadre affrontarsi tra loro soltanto con l’intento di strapparsi la palla e basta, in un movimentato arruffio fatto di pedate, spintoni e cadute fini a sé stessi, senza alcuna tecnica, né ancor meno tattica.
Con Storia del gol. Epoche, uomini e numeri dello sport più bello del Mondo (Mondadori, 2015), Mario Sconcerti ripercorre la storia del calcio – soprattutto, come suggerisce il titolo, sotto l’aspetto della finalizzazione al gol - dalle origini, quando i campionati si consumavano in poche ore, fino a toccare i nostri tempi.
Dagli anni Venti, con la nascita del fuorigioco, ai mitici anni Cinquanta con l’arrivo in Italia di svedesi e danesi: Nordhal, Liedholm, Gren, i fratelli Hansen, Hamrin, Jeppson, Skoglund.
Dal grande Torino di Superga ai favolosi anni Sessanta dominati dalle squadre milanesi. Da “rombo di tuono”, alias Gigi Riva, al Milan di Sacchi. Dal calcio settentrionale, ricco di trofei, a quello più striminzito di titoli del centrosud.

L’autore raccoglie aneddoti, racconta di goleador che hanno scritto pagine entusiasmanti, riporta numeri, dati e statistiche illuminanti per comprendere l’evoluzione del gol nel calcio.
E parlando di gol, non è possibile non soffermarsi, con analisi e raffronti, sui bomber, antichi e moderni, – qui li trovate tutti- , gli autentici paladini del rettangolo verde entrati nell’olimpo delle leggende pedatorie che, con le loro prodezze e magie, con i palloni infilati nelle reti avversarie hanno regalato indelebili frammenti di gioia a milioni di tifosi.
Del resto, assistere a una partita da 0-0, anche la più bella, è un po’ come bere una birra senza schiuma.