Storia di Ba
- Autore: Annamaria Gozzi e Viola Niccolai
- Genere: Libri per bambini
- Anno di pubblicazione: 2016
“Storia di Ba” (Topipittori, 2016) di Annamaria Gozzi è una favola, illustrata da Viola Niccolai, che fa conoscere la bellezza delle culture africane, oggi minacciate dal “land grabbing”, cioè l’espropriazione delle terre ai contadini africani da parte di investitori stranieri.
“C’era, in Africa, il villaggio di Tomi. Era un piccolo villaggio arrampicato su una roccia piena di buchi, come un formicaio. Nonno Ba diceva che a bucare la roccia erano state due stelle molto tempo prima, quando cielo e terra erano ancora vicini”.
Il piccolo Tomi conosceva a memoria quella storia eppure non si stancava mai di ascoltarla. Infatti, il bambino appena vedeva sotto l’albero del Galam un crocchio di ragazzini seduti intorno all’anziano, si univa al gruppo. Ba raccontava loro la nascita dell’Universo, “si dice che tutto è cominciato da un granello”, secondo il narratore la mappa del mondo stava chiusa in un chicco di miglio e da quel seme ogni cosa aveva avuto origine. Tomi, che da grande sarebbe diventato un coltivatore di miglio, già indovinava l’arrivo della pioggia dai movimenti degli insetti, conosceva la stagione per le semine e i modi di fermentare la birra. Per ringraziare i grani che “riempivano i granai” e le semine che “imbiondivano i campi”, Tomi avrebbe indossato le maschere come gli altri uomini del villaggio. Il filosofo Ba, quando nominava la pioggia, sospendeva il racconto, alzava la testa e guardava lontano con le mani incrociate sopra la testa per ascoltare i rumori portati dal caldo. Ba era quasi cieco ma la sua preveggenza e grande sensibilità lo aiutava a vedere oltre l’orizzonte. “Qualcosa di là dal villaggio e dei campi”. La narrazione continuava con il Popolo delle Stelle e i loro antenati. La Tartaruga (“il nostro animale sacro che teniamo ancora in ogni capanna”), sul cui dorso è disegnata la mappa di come si coltivano i campi. La storia terminava con la nascita della parola che è fatta di Acqua, Aria e Fuoco. Alcuni anni erano trascorsi, il piccolo Tomi, cresciuto ascoltando le sagge e profonde parole di Ba, era diventato un giovane uomo che “avrebbe coltivato i campi di suo padre”. Il vecchio Ba era ormai scomparso e Tomi non si rassegnava all’idea che il suo anziano amico se ne fosse andato. Una sera il giovane in un germoglio di miglio, il primo di tutta la stagione “in quell’antichissima promessa di spiga”, aveva trovato ove dimorava l’anima di Ba.
Queste commoventi pagine sono state scritte per dare ai bambini l’opportunità di scoprire un territorio magico e misterioso apparentemente lontano da noi mostrando loro diversi usi e costumi. Inoltre, l’albo vuole denunciare il vile fenomeno dell’alienazione di terre, unico sostentamento di queste popolazioni, e di ciò che rappresentano: tradizioni, storia e forza spirituale, per mano di multinazionali condotte da persone senza scrupoli e con il solo scopo del guadagno.
“Cielo e Terra si trovarono così vicini che alle madri bastava alzare appena le braccia per cogliere le stelle”.
Storia di Ba. Ediz. illustrata
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