Storie aeronautiche a fumetti
- Autore: Sandro Costa e Paolo Ojetti
- Genere: Fumetti e Graphic Novel
Con questa raccolta interamente dedicata al fumetto, la Rivista Aeronautica prende il coraggio a due mani, scende con più decisione nella mischia e conferisce maggiore incisività alla sua presenza nel variegato, originale, fantastico mondo dei “cartoon”.
Sono già passati dieci anni da quando le nostre pagine ebbero l’onore e la fortuna di ospitare, nel supplemento dedicato ai “giovani di ogni età”, le storie del grande maestro Hugo Pratt. Da allora la Rivista Aeronautica ha pubblicato con continuità, incoraggiata dal consenso dei lettori, racconti a fumetti di autori di diversa scuola, estrazione e cultura. Giovani ai quali veniva data l’opportunità di liberare fantasia e talento o disegnatori affermati. Uniti, gli uni e gli altri, dall’entusiasmo nel trattare argomenti appassionanti come quelli aeronautici, e accomunati dal rispetto per un mondo che facilmente può essere calato nella dimensione senza tempo e senza confini delle tavole a fumetti, ma che va tuttavia rappresentato sapendone cogliere le giuste sfumature, usando i toni più opportuni per non trasformare un ambiente magico e affascinante in una ridicola caricatura. E in questo sicuramente Pratt è stato straordinario: ha saputo ricreare fedelmente, con pochi tratti di matita, un’atmosfera avvolgente, permeata di quello spirito aeronautico che ha attraversato indenne il tempo e contraddistinto generazioni di uomini in uniforme azzurra. Memorabile il racconto In un cielo lontano, pubblicato agli inizi degli anni Novanta.
Eroismo, audacia, sfida, cameratismo, rischio, paura, passione sono i sentimenti che determinano i comportamenti dell’aviatore, sono gli ingredienti, le spezie di cui è intriso il suo vissuto, soprattutto se è un vissuto di guerra. Sono anche gli elementi che trovano la loro collocazione ideale, il loro esatto posto, come tessere di un mosaico, proprio nei ritmi narrativi di un racconto a fumetti.
Ecco, riteniamo che con le storie di Costa, Ojetti e Babini ci troviamo, sebbene con stili e trame completamente diverse, di fronte a lavori molto ben riusciti dal punto di vista delle scenografie, delle ambientazioni, dei tempi, delle azioni, del disegno dei velivoli, della caratterizzazione dei personaggi; ancor più difficile, come nel caso di Costa, se tali personaggi si rifanno ad aviatori realmente esistiti.
Le due raccolte, "Per amore di un Gobbo" e "Mediterraneo", sebbene molto diverse tra loro, hanno inoltre un protagonista comune che le attraversa e le unisce, un velivolo con il quale i nostri aviatori hanno scritto pagine indelebili della storia aeronautica: l’SM.79, conosciuto in tutto il mondo con il nomignolo di “Gobbo maledetto”. “Gobbo” per la sua originale protuberanza sulla parte superiore della carlinga, “maledetto” perché tenace, resistente ai colpi nemici, aggressivo. Una macchina presente in quasi tutti i teatri del secondo conflitto mondiale che ha avuto la sua epopea, come aerosilurante, nella guerra del Mediterraneo. E il Gruppo “Buscaglia”, uno dei reparti che lo ha impiegato più intensamente e in cui si concentrò un numero straordinario di eroi e aviatori eccezionali, ha ispirato il tessuto dei racconti che presentiamo in questo volume.
Prefazione di Alessandro Cornacchini
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