Subsonica x 15. 15 anni, 15 canzoni, 15 storie

La nascita di una band: I Subsonica

Siamo nel 1997, la città di Torino si sta pian piano risvegliando da un letargo che dura da sempre, ma neanche i diretti interessati sono preparati a ciò che succederà da lì a poco per le strade i vicoli e i numerosi ponti che decorano armoniosamente il Po.
Esce ‘Subsonica’, il primo album omonimo di una band i cui musicisti sono singolarmente già conosciuti nell’ambiente musicale della città. Il disco è qualcosa di ancora mai sentito nei nostri confini e capovolge del tutto i canoni stilistici finora noti, anzi arriva a rivoluzionare completamente il sound della musica italiana proprio perché non trova collocazione alcuna all’interno delle ‘categorie’ in cui le grandi major discografiche raggruppano gli artisti.

Una partenza col botto che ha dato il via ad una brillante carriera costellata di successi: 400.000 dischi venduti con 6 album pubblicati e concerti in tutto il mondo (America e Cina comprese).
Nel 2000 i Subsonica escono indenni ed eroi dal Festival di Sanremo e con grande soddisfazione arrivano nel 2010, con il loro personalissimo sound, ad esibirsi come unica band italiana sul palco dello Sziget Festival di Budapest, ad oggi considerato il migliore d’Europa.
I vari premi e riconoscimenti ormai non si contano più. L’ultimo in ordine di tempo è stato il prestigioso Riccio d’Argento di ‘Fatti di Musica Radio Juke Box’ come ‘Miglior Band dell’Anno’ vinto nel 2011 con ‘Eden’, l’ultima fatica in studio uscito nel marzo scorso.

Torino festeggia i 15 anni dei Subsonica

La pubblicazione di ‘Eden’ coincide con un altro traguardo importante: 15 anni di carriera, celebrati con un tour nei palazzetti più importanti della penisola, incluso ovviamente il Palaolimpico Isozaki di Torino, che li ha festeggiati fino a tarda notte sfatando ancora una volta il falso mito di città poco incline a dimostrare le proprie emozioni.
Il capoluogo Piemontese infatti non ha mai mancato di ricambiare l’affetto sincero e quest’anno in particolare lo ha fatto con un gesto molto significativo: il ‘Salone del Libro’ giunto alla venticinquesima edizione ha orgogliosamente inserito i Subsonica nella lista delle 25 cose che hanno cambiato in meglio la città.
Un compleanno dunque che merita un regalo speciale!

Il libro Subsonica x 15’. 15 anni, 15 canzoni, 15 storie

La Espress edizioni ha riunito per un libro le migliori figure della cultura italiana ma soprattutto Torinese (Gramellini, Baricco, Perissinotto, Luciana Littizzetto e molti altri): ‘Subsonica x 15’. 15 anni, 15 canzoni, 15 storie.
Ogni canzone, associata ad un personaggio, è un piccolo gioiello prezioso che riporta alla mente ricordi di infanzia o crea suggestioni mentali le quali a loro volta diventano sogni da esplorare o da smembrare. Tra i vari capitoli il lettore potrà scegliere se canticchiare ‘Incantevole’ scoperta da Gramellini grazie alla lungimiranza della ‘donna della sua vita’, oppure saltare con ‘Giorni a perdere’ insieme a Marco Travaglio, che ripercorre uno sfortunato viaggio in treno.
Sono in ogni caso episodi vissuti in prima persona dall’autore ospite, in cui i Subsonica fungono in qualche modo da amplificatori di emozioni di vita quotidiana.

Nella prima sezione del libro viene tracciato una sorta di diario di bordo attraverso le date importanti della loro carriera artistica dagli esordi fino ad oggi; da non perdere però sono sicuramente le foto personali regalate dai cinque componenti…una vera ‘chicca’ per i fans.
L’introduzione è affidata a Luca Ragagnin, storico collaboratore della band, ma prima di tutto amico fidato che tra le altre cose ricorda le sensazioni del primo incontro tra Max, Boosta e Samuel. Ma sono le parole di Max Casacci nella prefazione a fornirci un vera e propria memoria storica, un tracciato di emozioni che sottolineano l’importanza di un luogo chiamato ‘casa’.
Il legame tra i Subsonica e la loro città natale è parte integrante del DNA della band e questo senso di appartenenza è ciò che ha forgiato il loro modo di essere sempre controcorrente, fedeli alla musica come libertà di espressione e di sperimentazione, dribblando i rigidi meccanismi di un mercato ormai saturo... e forse ci piace pensare che è anche grazie a loro se il cielo su Torino oggi è guardato con occhi diversi.