Tabù
- Autore: Giordano Tedoldi
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Tunué
- Anno di pubblicazione: 2017
Il nuovo millennio ha il suo romanzo italiano: si chiama “Tabù” ed è stato scritto da Giordano Tedoldi.
All’inizio del libro scrive di Piero, un intellettuale che ha come suo amico Domenico, un saggista di successo. Una amicizia profonda, morale, che si basa su un precetto: non desiderare la donna d’altri. In questo caso, Domenico è sposato con la bellissima Emilia che piace anche a Piero.
Da lì si diparte la fine di una amicizia e di un’era: Piero va a letto con Emilia e tutto il mondo in comune tra i due amici crolla.
A tal riguardo Giordano Tedoldi scrive:
“Diversamente, potremmo dire che Dio, se esiste, si sposa. Gli esseri sono remotamente apparentati, ma emersa la diversificazione, fatalmente diventano sostanze distinte. Certo suona meglio dire il mio uomo è un maschio alfa che il mio uomo è uno stronzo pieno di sé”
Come un Houellebecq pieno di fisime bibliche, Tedoldi non può perdonare il delitto avvenuto, perché implica che Emilia non fosse felice del suo matrimonio con Domenico che forse la trattava male, la picchiava.
Oltre ai due amici c’è un altro sodale, Marco, più burino, maschio alfa che sta con Dolly, una spagnola di Toledo che lo lascia e se lo riprende, a piacimento.
Sta di fatto che la coppia primigenia del romanzo fa una brutta fine, Domenico sta in ospedale immobilizzato da un ictus, Emilia ha il viso butterato da vermi che le devastano i lineamenti.
Il libro prosegue in una comune, dove vivono Dolly, Marco, Piero e Barbara. Una casa sul mare dove i quattro si massacrano verbalmente, Dolly è una stupida che non sa quello che vuole, Piero è ormai segnato dall’adulterio con Emilia, cui dedica una stanza col suo ritratto a mo’ di sfinge, Barbara aspetta una bambina ma chi è il padre? Marco o Piero?
Giordano Tedoldi sa, come pochi, raccontare le miserie dell’uomo occidentale: la scandalosa inanità, i pericolosi vagabondaggi del piacere, le rotture sentimentali e amicali.
A questo presepio di cere si presenta anche Eusebio, un prete, molto simile al personaggio di Walter Siti, in “Bruciare tutto”. Eusebio ha ambizioni da cardinale ma vorrebbe anche una famiglia con una ragazza giusta, con cui fare famiglia.
Al prete che lo aiuta, Rinaldo, Eusebio dice:
“Ho sempre rifiutato la nomina per superbia (...) sì la dignità cardinalizia è un abbassamento, non un’elevazione, uno smarrimento, dirò di più uno snaturamento (...) Mosè era un cardinale? E Giacobbe? E il Salmista?”
Alla fine di questo romanzo-mondo troveremo anche Domenico e Emilia, lo spettro di Piero, una strana ragazza innamorata di Eusebio, Marco e Barbara con sua figlia, Caterina.
Molto difficile descrivere la trama di un romanzo così complesso, pieno di personaggi, ma leggendolo tutto poi si appiana e trova una via di uscita.
Giordano Tedoldi con un pizzico di presunzione scrive un romanzo sui sentimenti umani e, a parte qualche scivolone, “Tabù” è di una bellezza che incanta.
Tabù
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