The Passenger Brasile

Un paese rivoluzionario, pensando ai cambiamenti avvenuti negli ultimi 150 anni, di tipo esponenziale. Il ceto medio non pare mai essere esistito, eppure oggigiorno anche nelle Favelas è attivo un servizio di posta, nonostante la quasi totale assenza di vie e indicazioni precise: la genialità di una donna rivoluzionaria ha portato a escogitare un sistema efficiente che permette anche agli abitanti di queste città nelle città di avere contatti con il mondo delle istituzioni.

Il Brasile resta noto per le cronache di spaccio, degrado, sfruttamento, abusi… Zone e zone di questa grande nazione in cui regna sovrana la criminalità e chiunque, se desidera sopravvivere, è chiamato a piegarsi al peggio.
I racconti degli abitanti dell’Amazzonia, che a mano a mano sta per essere conquistata e distrutta… Gli abitanti si sono ritrovati a vivere nelle città senza avere chiaro che cosa significhi possedere e mantenere una casa, si trovano in poche settimane a fare la fame e diventano così migranti pescatori giornalieri, che per sopravvivere tornano nella loro terra natia per pescare e rivendere il pescato nelle grandi città.

Questo volume di The Passenger porta alla scoperta di quegli aspetti di questa grande e vasta nazione in via di sviluppo e ormai, per certi aspetti, anche ben sviluppata, che restano nascosti dietro le immagini di spiagge mozzafiato, feste di carnevale e grattacieli.
In tempi di pandemia in cui i viaggi sono limitati The Passenger Brasile può essere una buona risorsa per scoprire i territori dell’America Latina più reconditi e simbolici di una cultura che sta piano piano scomparendo.