The Wolf of Wall Street: trama del film in onda stasera su Rai 2

Stasera su Rai 2 The Wolf of Wall Street, diretto e prodotto da Martin Scorsese, adattamento cinematografico del libro autobiografico, edito in Italia da Rizzoli Editore col titolo di “Il lupo di Wall Street” nel 2014. L’autobiografia originale, pubblicata nel 2007, racconta la storia del successo ottenuto e poi perso di Jordan Belfort, broker spregiudicato di New York. Leonardo Di Caprio, che con questo film colleziona la sua quinta collaborazione con Scorsese, interpreta la vita di Jordan Belfort dai successo agli eccessi, fino ad arrivare alla rovinosa caduta.
Il film è stato accolto positivamente dalla critica ricevendo anche cinque nomination agli oscar, non vincendone però nemmeno una. In Italia è uscito nei cinema il 23 gennaio 2014.
Vediamo ora la trama di The Wolf of Wall Street.

The Wolf of Wall Street: la trama

La storia inizia nel 1987, quando Jordan Belfort comincia la sua carriera come apprendista broker a Wall Street guidato da Mark Hanna, che gli fa conoscere lo stile di vita esagerato di cui il protagonista cadrà presa: sesso e droghe di ogni tipo per stimolare la mente e raggiungere risultati importanti. L’eccentrico maestro insegna anche a Jordan a compiere azioni illegali che gli consentono di guadagnare moltissimi soldi e di ottenere molto preso la licenza di broker. Nel giorno in cui viene assunto alla L.F. Rothschild la borsa crolla improvvisamente in quello che viene chiamato il “lunedì nero”: l’azienda fallisce e il licenziamento di Jordan è immediato.
A questo punto la moglie Teresa, che vuole assecondare il sogno di Jordan di diventare milionario, lo incoraggia a lavorare in un modesto call center che si occupa di vendite di azioni quotate. In poco tempo, grazie allo stile aggressivo, Jordan recupera il suo posto come broker riuscendo a guadagnare sempre di più.
Poco tempo dopo Jordan conosce Donnie Azoff, un suo vicino di casa affascinato dal suo stile di vita. Dall’incontro nasce l’idea di mettersi in affari insieme fondando uno studio e arruolando malviventi medio-borghesi, soprattutto spacciatori, che abitano il loro quartiere.
Il protagonista istruisce questa gente a truffare i clienti e lo studio diventa una società, la Stratton Oakmont, che Jordan spaccia come antichissima società di brokeraggio allo scopo di attirare più clientela.
La società lavora truffando e ottenendo moltissimi soldi su ogni commissione ed il successo, apparentemente, è talmente grande che la rivista Forbes pubblica un articolo che smaschera le attività truffaldine ribattezzando Belfort The Wolf of Wall Street. L’effetto inaspettato, però, è quello di procurare ancor più fama all’azienda, che assume moltissime nuove persone.
Jordan e tutti i suoi dipendenti fanno una vita di eccessi a lavoro come in privato e il protagonista tradisce regolarmente la moglie con delle prostitute, diventando presto dipendente da quaalude e cocaina.
La storia con la moglie finisce definitivamente quando Jordan incontra Naomi Lapaglia, prima amante e poi moglie con la quale avrà anche una figlia.
Nel mentre l’FBI è stato allertato e l’agente Patrick Denham comincia ad indagare sugli illeciti della società di Jordan, che intanto fa un colpo grossissimo ottenendo le azioni di un importante produttore di calzature e guadagnando in un momento ben 22 milioni di dollari. Allo scopo di nascondere i proventi all’FBI Jordan trasferisce la somma su un conto svizzero usando la zia di Naomi come prestanome e come corriere la fidanzata slovena del socio Brad Bodnick. Quest’ultimo verrà arrestato a causa di un diverbio Donnie ma non tradirà rivelando i loro nomi e si farà tre mesi di galera.
Per scusarsi con Jordan della situazione, di cui si sente responsabile, Donnie gli regala un flacone vecchio e particolare di quaalude. Le pillole, una volta assunte, sembrano non fare effetto e ciò spinge i due ad assumerne una quantità esagerata.
La sera di quel giorno l’investigatore privato assoldato da Jordan gli rivela che i suoi telefoni e quelli di Donnie sono sotto controllo e Jordan fa appena in tempo a tornare a casa, dopo essere rimasto quasi paralizzato per la droga, e impedire a Donnie di rivelare dati importanti sul loro trasferimento di denaro in Svizzera a telefono col banchiere.
Donnie rischia quasi di soffocare e viene salvato da Jordan solo grazie alla cocaina. Jordan stesso viene poi arrestato per guida in stato di ebbrezza ma viene subito rilasciato per mancanza di prove.
Per paura di essere scoperto Jordan decide di lasciare l’azienda nelle mani di Donnie e alcuni amici in posizioni di rilievo solo per cambiare idea durante il suo discorso di commiato. Durante un viaggio in yacht in Italia arrivano contemporaneamente la notizia della morte di zia Emma (la prestanome) e quella che Steve Madden avrebbe tolto le azioni delle calzature.
Jordan decide di partire subito per Monaco per riprendersi il capitale lasciato scoperto dalla morte di Emma a Ginevra ma, in seguito a una violenta tempesta, la barca naufraga e tutti si salvano solo per miracolo, soccorsi da una nave italiana. Anche lo stesso aereo che avrebbe dovuto portarli a Ginevra precipita a causa del maltempi e Jordan interpreta il tutto come un segno divino, decidendo di non bere e non drogarsi mai più.
La verità torna però a bussare alla porta di Jordan due anni dopo, quando il banchiere svizzero Saurel viene arrestato e rivela i suoi illeciti alla polizia. Jordan viene così arrestato a sua volta e, per evitare di rimanere vent’anni in carcere, chiede e ottiene di collaborare con la giustizia facendo i nomi di tutti i suoi collaboratori.
Intanto Naomi decide di lasciarlo e portare via i loro figli, azione alla quale Jordan reagisce violentemente assumendo un grandissimo quantitativo di droga e andandosi a schiantare con la macchina contro un muro mentre cerca di portare via Skyler, la prima figlia, che rimane illesa tornando subito tra le braccia della madre.
Il giorno dopo l’incidente Jordan va in azienda indossando un registratore con la precisa intenzione di incriminare tutti i suoi compagni ma cercando comunque di salvare Donnie passandogli un biglietto che spiega la situazione in cui gli raccomanda di non dire nulla con cui possa compromettersi. L’FBI scopre il biglietto e arresta nuovamente Jordan, che riesce ad ottenere la pena minima in un carcere di bassa sicurezza: dopo 36 mesi è fuori e cerca di riprendere in mano la sua carriera tenendo seminari in Nuova Zelanda sulle strategie di vendita.