Ti presento gli Stramb
- Autore: Kaye Umansky
- Genere: Libri per bambini
- Anno di pubblicazione: 2007
Il giorno in cui gli Stramb si trasferirono al 17 di Via Ordinata, la signora Perfetti andò a fare loro una visita di benvenuto. Almeno questo era quello che aveva detto di voler fare, in realtà voleva solo impicciarsi.
Ecco l’incipit del libro per bambini a partire dagli 8 anni, edito da Biancoenero Edizioni nel 2007, che ci presenta gli Stramb, una strana famiglia, formata da mamma, papà, due fratelli, una sorella e una nonna. La mamma di mestiere fa la controfigura, il papà è sempre segregato in cantina con i suoi esperimenti, la nonna nana frigge patatine tutti i giorni.
Il maggiore dei tre figli si chiama Oliver ed è il tipico nerd del giorno d’oggi:
La soffitta di Oliver era sporca oltre ogni limite. Pierfilippo era senza parole.A sua madre sarebbe preso un colpo. Il letto sfatto, pile di vestiti sporchi, scarpe spaiate...e libri ovunque.
Quelli che non entravano negli scaffali strapieni erano ammonticchiati per terra.[....]La scrivania era ingombra: un mappamondo, un microscopio, una penna nel calamaio, una boccetta d’inchiostro, un milione di matite mangiucchiate e una serie di altissime pile di fogli coperti da una scrittura fittissima. C’era abbastanza materiale per tenere impegnato qualunque insegnante per l’eternità.
Pierfilippo, figlio unico della famiglia Perfetti, viene a contatto con questo strano mondo parallelo e ne viene pian piano risucchiato...
Il libro non è l’unico della serie, ma è seguito da altri titoli e avventure ("Situazioni Stramb" e "Troppo Stramb") decisamente molto divertenti.
Una considerazione in merito al libro: posso affermare che la lettura risulta particolarmente scorrevole, vista la mancanza di parole divise nell’andare a capo. Il libro, peraltro, fa parte di una collana di testi adatti a chi abbia difficoltà a leggere negli anni della scuola primaria.
Un comitato di esperti ha studiato e approvato una serie di facilitazioni nella presentazione della pagina stampata: carta color avorio per non affaticare la vista, scelta di costrutti poco complessi, caratteri grafici che faciliterebbero il riconoscimento delle lettere "a rischio disgrafia". Il risultato sembra proprio interessante.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Ti presento gli Stramb
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