Tutti i cari animaletti
- Autore: Ulf Nilsson
- Genere: Libri per bambini
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Iperborea
- Anno di pubblicazione: 2022
Il mese di novembre per tradizione viene riservato alla commemorazione delle persone defunte, quindi può essere utile accostarsi in questo periodo alla lettura di storie che parlano del tema della morte.
Il problema è che pochi sono i libri capaci di affrontare con originalità tale argomento, senza cadere nella retorica e nell’incapacità di guardare oltre l’innegabile senso di sgomento che essa provoca in ogni essere umano, soprattutto quando si tratta della scomparsa di persone care. Ancora più raro è trovare scrittori capaci di toccare tale tema in modo efficace parlando di animali.
Tutti i cari animaletti dello scrittore svedese Ulf Nilsson è un piccolo libro illustrato per bambini a partire dai sei anni di età, nel quale tale tema delicato viene descritto con sorprendente intelligenza, pur nella semplicità tipica di una storia per bambini.
La trama è assai lineare: tre bambini di non precisata età, ma che dovrebbe essere compresa circa tra i dieci e i cinque anni, decidono un giorno di fare qualcosa di utile e di diverso, scegliendo di dedicarsi a dare una degna sepoltura a tutta una serie di piccoli animali appena scomparsi.
Davvero bellissimo nella sua semplicità è l’incipit che ci dona il senso più profondo della storia:
Un giorno ci stavamo annoiando e volevamo fare qualcosa di bello.
L’ideatrice di tale progetto è Ester, una bambina intelligente, ingegnosa e sensibile che, da amante degli animali, si rende conto che anch’essi “hanno diritto” in qualche modo a ricevere un commiato come si deve da questa vita terrena e una sepoltura dignitosa.
Decide così di coinvolgere in questa sua originale dea il suo inseparabile amico, l’io narrante della storia, un bambino suo coetaneo che potrebbe identificarsi con l’autore, dato che il nome di battesimo non compare mai, anche se si tratta soltanto di un’ipotesi, per quanto assai verosimile.
Il pretesto per iniziare tale progetto è il ritrovamento, nelle aree verdi che circondano la zona in cui i due bambini abitano, di un bombo morto, un insetto simile al calabrone e appartenente alla famiglia delle api. Ester commossa per la morte del bimbo, convince il suo amico a scavare una tomba e fare una piccola di cerimonia all’insetto.
Da qui parte l’emozionante avventura dei due ragazzini, ai quali poco dopo decide di aggiungersi, Putte, il fratello minore di Ester che, come tutti i bambini piccoli, vogliono partecipare per non sentirsi soli in quello che all’inizio sembra a tutti gli effetti un gioco. I tre però cominciano a prendere a poco a poco la faccenda molto sul serio e si organizzano dando vita a una sorta di agenzia di pompe funebri per animali, che chiamano Funerali SpA, all’interno della quale ciascuno ha il suo compito: Ester raccoglie gli animali, scava le tombe e fissa le croci su ciascuna di esse; il bambino io narrante della storia, scrive delle piccole poesie personalizzate per ciascun animale trovato, che si incarica anche di recitare, ma che possono essere anche accompagnate dal canto; Putte colora le croci e piange appositamente per ogni singola creatura in modo spontaneo, come in ogni funerale che si rispetti.
I tre vorrebbero anche guadagnare alcuni soldini organizzando tale cerimonie, ma a parte una bambina che decide di affidare loro il proprio criceto appena morto, non riescono a coinvolgere altre persone del vicinato e si accontentano di portare avanti la loro “missione” senza una retribuzione e dando un ultimo saluto a tutti gli animaletti che trovano nei paraggi.
Ne trovano diversi e tutti, da una lepre, passando per delle aringhe congelate presenti nel frigo di casa di uno dei tre, a un merlo, un vecchio gallo della fattoria dove lavora il padre di Ester, un toporagno, fino al bombo e al criceto già citati e ad altri ancora, ricevono il loro dignitoso ultimo saluto.
Molte belle sono alcune delle poesie scritte e recitate dal bambino protagonista, che commuovono e invitano alla riflessione anche gli adulti.
Tra gli aspetti che colpiscono di questa e semplice storia, c’è proprio la quasi totale assenza dei grandi.
Essa testimonia come in passato i bambini potevano essere lasciati liberi di giocare nei dintorni delle abitazioni, perché non c’erano reali pericoli, non solo nella moderna Svezia, ma anche da noi in Italia. Dimostra anche la straordinaria bravura che essi hanno nel sapersi organizzare nel gioco, dandosi regole e compiti con estremo ordine in maniera autonoma senza bisogno dei grandi.
Ciò che però hanno i bambini in più, è un innato entusiasmo che gli permette di gioire per le cose semplici e una fantasia smisurata che noi adulti spesso smarriamo, presi dalla frenesia e dalla razionalità della vita contemporanea. Tutti i fatti si svolgono in una sola giornata, poiché come dice in modo chiaro l’autore, il giorno seguente essi sono già presi e occupati da altre cose.
Una storia lineare e di una semplicità in apparenza così disarmante, si trasforma quindi in un piccolo gioiello di narrativa per l’infanzia, grazie alla bravura di Ulf Nilsson, che con leggerezza e candore, ma senza mai cadere nella superficialità, riesce ad affrontare con profondità di sguardo un argomento così difficile da spiegare ai piccoli lettori.
L’autore utilizza infatti a tratti anche lo strumento dell’ironia che, mescolata con intelligenza agli aspetti drammatici, conferisce all’intera vicenda un fascino particolare, a volte dal sapore agrodolce, a volte più gustoso, ma sempre con una serenità e un grande senso di spiritualità, che risulta quasi incredibile se si considera che si tratta di un libro per bambini.
Ulf Nilsson nato a Helsingborg nella contea della Scania (Skåne in svedese) nel sud della Svezia nel 1948 e scomparso di recente nel 2021, è un altro grande nome della ricca tradizione svedese e, più in generale nordeuropea, di grandi scrittori di letteratura per l’infanzia e per ragazzi. Ha scritto più di cento libri per ragazzi e numerosi albi illustrati. Numerosi sono i prestigiosi premi e riconoscimenti ricevuti nella sua patria per i tanti anni nei quali si è dedicato con passione alla sua attività, tra cui il prestigioso August Priset, unico scrittore per ragazzi finora a esserselo aggiudicato per ben due volte. Ha fatto parte per molti anni anche dell’Accademia di Svezia di Libri per Bambini.
Tutti i cari animaletti è giunto in Italia grazie alla casa editrice Iperborea, sempre attenta e brava nel trovare scrittori di talento da far conoscere anche nel nostro paese, inserendola nella bellissima collana “I miniborei” nel 2022 con la traduzione di Laura Cangemi, una delle più affermate ed esperte traduttrici italiane dallo svedese. In Svezia il libro è uscito per la prima volta nel 2006 con il titolo originale “Alla döda små djur”.
Le illustrazioni, davvero deliziose e che arricchiscono di un fascino particolare la storia, sono della bravissima Eva Eriksson, nata a Halmstad, città del sud ovest della Svezia, nel 1949 e considerata una delle migliori illustratrici nella sua nazione.
Insomma potrebbe sembrare esagerato, ma chi scrive si sente di affermare con sincerità che questo piccolo libro, solo per dimensioni, sia in realtà un delizioso capolavoro nel suo genere, capace di educare i bambini al rispetto per la vita e di riconciliare gli adulti con essa, conferendole dignità, senso e per questo rendendola meritevole di essere vissuta.
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