Un’estate magica
- Autore: Corina Bomann
- Genere: Romanzi d’amore
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Giunti
- Anno di pubblicazione: 2016
“Un’estate magica” (Giunti, 2016, titolo originale Ein zauberhafter Sommer, traduzione di Sara Congregati) è il nuovo romanzo di Corina Bomann, l’autrice tedesca più amata dal pubblico femminile.
Larissa abitava in una fattoria del Meclemburgo da circa dodici anni e “era considerata un’anima solitaria”. Nonostante la donna avesse fatto conoscenza un po’ con tutti, vere e proprie amicizie non erano nate. Le finestre sul retro della vecchia casa patronale, un edificio che Larissa aveva fatto ristrutturare insieme al fienile adiacente, davano su di un grande giardino, lussureggiante di vegetazione e aiuole fiorite, che accoglieva anche un ciliegio, un melo e un pero. Nel dondolo acquistato al mercatino dell’usato che aveva restaurato personalmente, Larissa amava sedersi spesso per leggere e riflettere in compagnia di qualche gatto dei vicini, di passaggio in cerca di carezze e cibo. Dalle finestre del suo studio dove la donna dipingeva magnifiche e originali scarpe da sposa, si poteva godere di una splendida vista sugli imponenti castagni, anche se da lì non si riusciva a scorgere il lago di Müritz. Dopo aver fatto un’ottima colazione con una tazza di caffè fumante e alcuni waffel caldi, Larissa si era diretta verso il sentiero che portava al recinto, in cima alla collina chiamata “Monte delle volpi”, perché un tempo, le volpi erano solite costruire lì le loro tane. All’interno del recinto erano stati accolti due cavalli, un asino, tre capre e quattro pecore sorvegliati da Rufus, un cane da guardia molto sveglio e attivo. Larissa forse era uno spirito solitario ma anche intraprendente, perché era una bravissima coltivatrice di more.
Nello stesso istante in cui Larissa stava notando che in una delle ville accanto al lago sostava un grosso camion di traslochi, Wiebke, la figlia di sua sorella Josephine con la quale aveva interrotto i rapporti da molti anni, si apprestava a lasciare Berlino per raggiungere la zia in campagna. Non era quello un momento felice per Wiebke, la ragazza aveva ventitré anni e all’improvviso tutte le sue certezze erano cadute come una serie di birilli. Un importante esame di biologia era andato male, la sua migliore amica era appena partita per Maiorca insieme alla sua ultima conquista, e dulcis in fundo, Wiebke aveva “mollato” Nick, il suo fidanzato. Serviva quindi uno scenario diverso per riflettere sul proprio futuro e la fattoria di sua zia Larissa che si trovava nei dintorni del paese di Strehlin, in fondo al viale dei Castagni, rappresentava un’occasione ideale.
“Ma la zia come avrebbe preso la sua improvvisata?”.
Da quando si era trasferita in campagna, Larissa e Wiebke non si erano più viste. Del resto nessuno aveva avuto più notizie di Larissa,
“spirito libero e un gran mistero per tutti”.
In famiglia si sapeva soltanto che dodici anni prima Larissa aveva acquistato una fattoria e ci si era trasferita. Tutti tacevano sul motivo di una scelta tanto improvvisa e azzardata, persino Josephine non ne faceva mai parola, anche se una volta aveva accennato vagamente a un uomo che doveva essere stato la causa della sua fuga. “Wiebke, sei tu, vero?”. Forse in quell’estate magica c’era ancora posto per la passione per l’indipendente e solitaria Larissa, mentre Wiebke presto si sarebbe “scontrata” con l’amore con l’A maiuscola.
Appare straordinaria la fantasia di Corina Bomann che ancora una volta fa centro scatenando la sua vena romantica capace di inchiodare alle pagine del testo le sue numerose e affezionate lettrici.
“Sarebbe bello avere di nuovo un uomo accanto...”.
Un'estate magica
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