Un gusto superiore. Il cantautorato progressivo italiano dal beat al bit
- Autore: Piergiorgio Pardo
- Genere: Musica
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2023
Un gusto superiore di Piergiorgio Pardo (CRAC edizioni, 2023) è un saggio che analizza attentamente il cantautorato progressivo italiano dal beat al bit, suddiviso in quattro parti, con un’introduzione a firma di Guido Bellachioma e una postfazione di Giulia Cavaliere.
“Un volo magico” ci suggerisce la quarta di copertina che attraversa cinquant’anni della storia musicale soffermandosi su oltre 200 dischi,14 interviste inedite e alcuni commenti sui propri dischi di alcuni artisti.
L’idea da cui si muove l’autore e che troverà conferma e riscontro nel corposo saggio è “che esista una forma di cantautorato italiano progressivo”.
Il termine “progressivo” ci è spiegato sin dalla prima pagina come un “gusto superiore”, per dirla con il titolo di un disco di Claudio Rocchi e Paolo Tofani, che attraversa il rock e il pop, e non solo.
Elemento essenziale e trainante, come afferma Pardo:
nell’evoluzione del cantautorato italiano e della nostra canzone d’autore in generale.
L’inizio sicuramente risale agli anni ’60 quando la musica beat si diffuse in Italia divenendo popolare e influenzando non solo i gusti dei giovani di allora ma anche la moda, la lingua, le idee.
Pardo però ci conferma che di fatto sin dagli anni ‘50 con gli “urlatori” e soprattutto con Domenico Modugno e Nel blu dipinto di blu la canzone d’autore italiana aveva quella marcia in più, quel “prog” che esploderà in seguito. I cantautori progressivi secondo Pardo avevano:
nel DNA la missione di raccontare una lettura intima e universale delle cose: dal personale al politico, dall’utopia al fallimento e anche oltre.
E allora scopriamo pagina dopo pagina che cantautori progressivi sono stati anche Fabrizio De André, Franco Battiato, Luigi Tenco, Angelo Branduardi e Riccardo Cocciante ma anche le più grandi cantanti della musica italiana definite un poker di regine, Mina, Patty Pravo, Mia Martini e Ornella Vanoni, poiché hanno saputo interpretare la canzone d’autore in maniera progressiva, diffondendola a un pubblico sempre più vasto.
E noi che siamo ragazze a cavallo degli anni’70 e degli anni’80 riscopriamo cantautori amati e dimenticati come Alberto Radius, Ivan Graziani, Allan Sorrenti, Alberto Camerini, Ivan Cattaneo ed Eugenio Finardi che abbiamo ascoltato, ballato e amato. Ciascuno di loro a modo proprio ha inserito un importante tassello in quell’evoluzione culturale e musicale del cantautorato progressivo. Alcune delle più intense pagine sono dedicate alle cantautrici italiane più note (Nada, Alice, Margot, Giuni Russo, Gianfranca Montedoro) che, pur avendo nei loro testi chiaramente un’impronta femminista, offrono al pubblico un discorso personale e profondo del loro vissuto.
Non manca nel libro una riflessione su voci fuori dal coro come Colapesce e Iosonouncane che portano avanti un originale e sperimentale discorso di cantautorato progressivo in un momento storico complesso.
Lontano da ogni luogo comune sulla musica e il cantautorato italiano Pardo ci consegna un testo erudito, una narrazione corale, una passione – la sua da musicista docente e vocal coach- che esplora le relazioni tra la canzone d’autore e il rock progressivo dalle prime contestazioni a oggi, soffermandosi sempre sugli incontri fortunati e la fusione perfetta che si crea mischiando generi diversi.
Un gusto superiore. Il cantautorato progressivo italiano dal beat al bit
Amazon.it: 20,89 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Un gusto superiore. Il cantautorato progressivo italiano dal beat al bit
Lascia il tuo commento