Un segreto a Parigi di Carolina Montague

Un segreto a Parigi (Newton Compton 2021, titolo originale A Paris secret, traduzione di Giulio Lupieri) di Carolina Montague, già autrice di I segreti di Villa Durante (Newton Compton 2019), è un avvincente romanzo ambientato nella capitale francese del secondo dopoguerra mondiale.

“Sophie Bernot stava guardando il dipinto del monte Bianco di Max appeso nel minuscolo soggiorno dell’appartamento della nonna nel quartiere latino di Parigi. L’aveva recuperato dalle rovine della casa dei genitori a Boulogne-Billancourt. Era tutto quello che le restava del fratello”.

Parigi, 1952. Sophie, venti anni, capelli lunghi neri e occhi azzurri, dalla figura snella, si stava per recare, come in pellegrinaggio, su un sentiero di montagna sopra Chamonix fino al punto dove un’estate di tanti anni prima Max aveva installato il suo cavalletto per dipingere il monte Bianco. Purtroppo l’amato fratello era scomparso insieme ai suoi genitori nel 1942 tra le rovine della casa durante un bombardamento. Adesso con questo viaggio Sophie avrebbe detto loro addio per sempre e proseguire con la sua vita sperando di trovare finalmente un po’ di pace. Mentre il treno si infilava in un tunnel, la ragazza ripensava agli ultimi tre anni. Sophie era riuscita a entrare alla scuola di Medicina: “era stato facile, ma restarci era diverso”.

La studentessa, per prepararsi ai primi esami, aveva studiato giorno e notte. I testi di fisiologia, farmacologia e anatomia erano tutti costellati di annotazioni. Mademoiselle Bernot aveva consultato le ultime pubblicazioni sulle patologie cardiache e i tumori, la virologia e l’immunologia.

“Sapeva di dover contare soltanto sul duro lavoro e l’autodisciplina”.

La futura dottoressa trascorreva i pomeriggi china sui libri e le mattinate in corsia. La giovane donna pur coinvolta in ogni aspetto della medicina, aveva scelto tanti anni prima la sua strada: sarebbe diventata una cardiochirurga, anzi una pioniera nel campo della chirurgia.

“Il suo sogno sarebbe diventato realtà e avrebbe mantenuto la promessa fatta da bambina”.

Ad Argentière, dove un anno prima che iniziasse la guerra la famiglia Bernot era stata in vacanza, stava per avvenire il fatale incontro tra Sophie e il fascinoso architetto inglese, di ventiquattro anni, Sebastian Ogilvie, dai capelli biondi.

“L’anno scorso ho fatto un lungo viaggio in Francia con mio marito. Avevo bisogno di trovare città e villaggi in cui ambientare la mia storia”, rivela la scrittrice inglese nelle pagine finali dell’emozionante romanzo. Un’intensa e coinvolgente trama, che vede protagonista una grande storia d’amore tra un uomo e una donna, la quale vuole dimostrare le proprie capacità nel suo lavoro senza temere di misurarsi con gli uomini.

“Avrebbe voluto proteggerla, farla sentire meno sola e sì, anche amarla, se lei glielo avesse concesso”.