Una mattina meravigliosa di Arthur A. Levine

“Una mattina meravigliosa” (Nord-Sud Edizioni, 2016, titolo originale What a beautiful morning, traduzione di M. Barigazzi, illustrazioni di Kathie Kath) di Arthur A. Levine Corson, è una fiaba che racconta il meraviglioso rapporto tra un nonno e il suo nipotino.

“Dal nonno i giorni d’estate cominciavano sempre con una canzone”.

In una graziosa villetta con giardino, il nonno e il suo nipotino Noah iniziavano ogni mattina cantando in allegria. “Erano note rotonde”. Al contrario, la nonna poltriva in vestaglia su un comodo divano nel suo confortevole salone, mentre un labrador color beige le faceva compagnia. Nonno e nipote le portavano una tazza di caffè fumante per poi correre in strada con il cane cantando fino alla fine della strada. Anche la nonna si univa al canto, mentre in cucina preparava i toast e per questo motivo qualche volta li faceva abbrustolire un po’ troppo. Ma non importava. Dopo si organizzava il da farsi e Noah aveva sempre un sacco d’idee. Però, quest’anno quasi ogni giorno il nonno si dimenticava di chiedere che cosa ci fosse da fare. Una mattina l’anziano signore non ricordava come si tagliasse il toast. Il nipotino era intervenuto indicandogli la forchetta. Un pomeriggio il nonno, dopo un sonnellino sul sofà non riusciva a riconoscere il nipote. Il piccolo, spaventato, era scappato in giardino piangendo. La nonna era accorsa per consolarlo e gli aveva spiegato che il nonno

“ti riconosce. È solo che si confonde”.

Il consiglio della signora era stato di apprezzare il nonno per quello che

“è adesso senza badare troppo a com’era prima”.

Il biondo bambino aveva iniziato a organizzare la sua giornata da solo portando fuori il cane, andando al parco per dare da mangiare agli uccellini e giocando con il suo camioncino rosso. A casa, Noah si era messo al pianoforte a suonare la sua canzone preferita quando all’improvviso era apparso il nonno cantando a squarciagola il resto della canzone. Durante il pranzo l’avo era sembrato un po’ smarrito, di conseguenza Noah aveva pensato di cantargli la canzone delle sue prelibatezze predilette.

“Tonno, cipolle, patatine... e mai più le minestrine!”.

Un’incantevole e agrodolce storia, arricchita da belle illustrazioni color pastello, mostra il tenero rapporto tra un nonno e il suo nipotino, il quale, attraverso la musica trova il modo di rendere ancora liete le ore trascorse con il suo avo. L’affetto può aiutare a ritrovare quello che pensavamo fosse andato perduto.

“Cantavano canzoni di piogge e di temporali, canzoni di spiagge e di risacche, canzoni di aurore che squarciano l’oscurità”.