Uno di troppo di Marco Tiano

"Uno di troppo" è il primo romanzo dell’autore Marco Tiano. Ricco di suspance e colpi di scena sino all’ultimo rigo, il libro rispecchia pienamente la migliore tradizione del giallo classico inglese "alla Agatha Christie".

Una giovane ereditiera, una strana famiglia, due stravaganti sorelle, una ragazza col vizio di parlare troppo e Hodel Foresth, un quarantenne impiegato in una banca di Londra, sono alcune tra le particolari personalità inglesi, che s’incontrano per la prima volta e formano quello che sembrerebbe all’apparenza un innocuo gruppo di turisti stranieri in vacanza a Firenze.
Le prime giornate passano tranquillamente fino al giorno tanto atteso: la visita guidata ad uno dei più singolari castelli dell’Italia medievale.
All’improvviso, durante il tragitto per il maniero, una violenta tempesta si scatena sulle loro teste, segnando l’inizio e i presupposti per un viaggio verso il terrore accompagnato da una singolare guida dall’aspetto alquanto sinistro.
La situazione rimane sotto lo stretto controllo dalla giovane ragazza sino a quando si accorgono di essere prigionieri delle antiche mura. In pochi minuti il panico e la paura invadono i protagonisti, ma nonostante ciò, prendono quella che è l’unica soluzione possibile: trascorrere la notte al maniero, al riparo dalla pioggia, nell’attesa che qualcuno si accorga della loro assenza.
Poco per volta la tranquillità sembrò ritornare, ma qualcosa nell’aria stonava, infatti, durante la notte scandita da terribili tuoni e fulmini, si consuma un macabro delitto che mette fine alla serena vacanza seminando panico e terrore.
Tutti posseggono un alibi perfetto per l’ora del delitto, ma al primo sopralluogo viene trovato il primo indizio che fa ricadere i sospetti su Hodel.
A questo punto, costretto dall’accusa di colpevolezza, entra in scena il lato investigativo e l’attrazione per il mistero di Hodel che, al fine di mettere luce sulla faccenda riscattando la sua innocenza, arriverà ad una sconvolgente verità che lo riguarderà da vicino, più di quanto avesse potuto aspettarsi.
Dietro i comportamenti, apparentemente naturali, dei suoi compagni d’avventura si cela un macabro piano studiato sin nei minimi particolari da una mente fredda e astuta, che servendosi di un antico segreto e della sua potenza, mette in scena una formidabile farsa terrorizzando i presenti.

Tra inganni, bugie, intrighi e verità nascoste, il romanzo si svolge con ritmo incalzante e numerosi colpi di scena ambientati nell’epoca più affascinante della letteratura gialla all’inglese: la vittoriana.
Ottima la struttura e azzeccato lo stile narrativo, che rende la lettura scorrevole. Da segnalare la minuziosa descrizione psicologica dei personaggi e il colpo di scena finale, degno dei grandi autori inglesi. La storia intriga sin dall’inizio e l’attenzione rimane alta per tutto il romanzo, grazie a degli elementi specifici: il castello, la tempesta, il delitto, i moventi dei personaggi, gli alibi, i protagonisti inglesi, il cadavere... e il suo assassino.
Una chicca del genere!

Recensione di Mary