Uscita di sicurezza
- Autore: Giulio Tremonti
- Genere: Politica ed economia
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: BUR
- Anno di pubblicazione: 2012
Quali sono gli argomenti di Giulio Tremonti per spiegare la crisi italiana contenuti in Uscita di Sicurezza (BUR, 2012)? Siamo passati dall’ordine al caos per colpa dei pochi nuovi padroni del pianeta. È la fine di Adam Smith: la ricchezza distrugge ora le nazioni. Il capitale dominante conduce alla dittatura del danaro.
Dall’estate del 2007 a oggi, come nel 1933 dopo il 1929, c’è il rischio di ribellioni. Il potere è dello spread, c’è paura e crisi. Colpa del fascismo finanziario. Uscita di sicurezza significa mettere ordine al mercato finanziario per l’economia produttiva contro l’economia speculativa. Tutta colpa della globalizzazione forzata avviata negli anni 90, che ha portato alla crisi della politica minore di quella dell’economia, crisi storica dovuta a globalizzazione, informatizzazione, mercatismo. Dal social welfare siamo passati al bank welfare, dal diritto locale al diritto globale: ciò obbliga a dare regole ai finanzieri e alla finanza ombra contro il caos da degenerazione finanziaria da mercatismo.
L’attentato alle Torri Gemelle segna la fine del paradigma centro-periferia, l’economia non è più lineare bensì circolare, il mondo è multipolare e complesso e vi gira moneta falsa come i derivati. In rete c’è più capitale circolante di quello reale. Esso è diventato ora il capitale dominante, causa la fine della sovranità statale e il crollo del commercio internazionale in un mercato finanziario anarchico, dove la finanza ombra non ha regole e dove l’Euro è una quasi moneta se mancano gli Eurobond.
Ci vuole una nuova Bretton Woods contro lo spread e un New Deal tra popoli e stati. La soluzione è politica, consiste in un nuovo contratto sociale che torni all’Europa dei fondatori. Trasparenza e divisione dell’economia produttiva da quella speculativa perché lo Stato è maggiore della Finanza e solo lui emette la moneta in nome del popolo. Serve prima riorganizzare la finanza e poi ripartire con gli investimenti pubblici e le grandi infrastrutture europee.
Non era prevedibile questo 2011, anno in cui giunge al culmine la dittatura del pensiero unico, in sinergia con la guerra Nord vs Sud che dura oramai da oltre 20 anni e vede dominare il "fascismo finanziario" sopra i popoli europei, in attesa di una nuova primavera. La pace è quindi una necessità per il rilancio anche dell’economia cittadina, essendo le guerre, ieri come oggi, portatrici di miseria, morte, peste, come ci ricordano ancora le desuete giaculatorie dei curati di campagna.
Più stato e meno società è il processo storico che conduce dai re assoluti agli stati assoluti novecenteschi. Per poi condurre al "fascismo finanziario transnazionale", dopo la parentesi della repubblica popolare cattolica, messa in ginocchio dall’omicidio Moro e dal peso morale dei 6 milioni di aborti e dalla globalizzazione.
È questo il tempo dei ‘nuovi diritti’. Si teorizza e si pretende di ottenere tutto, anche la felicità, per vie legali, attraverso il diritto, per mezzo della scaltrezza individuale applicata al potere legislativo, dimenticando però che l’Italia è adesso di nuovo calpesta e derisa, impoverita e divisa dai nuovi padroni del mondo che da New York impongono commissari del Fondo Monetario Internazionale come ministri economici.
Come denunciato da Giulio Tremonti in questo capolavoro della controinformazione economica, che svela i retroscena dell’ingresso nell’euro e relativa soggezione agli Usa attraverso il cappio dei derivati, l’ex ministro fa intravedere il volto dei nuovi padroni del pianeta, che attraverso il fascismo finanziario hanno attuato nel mondo la dittatura del danaro.
La nuova analisi economica non poteva provenire dalla tradizionale cultura di sinistra che negli anni zero celebra il proprio trionfo nelle liste dei romanzi più importanti del secolo che verranno presto dimenticati, che ripetono i soliti filoni di denuncia sociale politicamente corretta ma conservatrice, proprio mentre si diffonde il nuovo superindividualismo salvifico e la letteratura della crisi non ha ancora prodotto dal 2008 nulla di interessante, esclusi i saggi di Tremonti.
La letteratura professorale e scontata dei professoroni scala le classifiche, è l’ideologia ufficiale del presente, come Carducci ai tempi del Risorgimento liberal, ma dimentica che la battaglia col potere di questo mondo non è nemmeno iniziata, anzi è stata rimossa. Uscita di sicurezza di Tremonti è la vera denuncia sociale del XXI secolo, un libro importante e chiaro, che tutti possono leggere e comprendere, spiegato in modo semplice anche per chi non è laureato in Economia e Commercio o diplomato in Ragioneria.
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