

Via Crux. Contro il politicamente corretto
- Autore: Giuseppe Cruciani
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2024
Incontenibile, irriverente, caustico, diretto, sboccato e fuori dagli stracci. È il Giuseppe Cruciani che ci piace. Sì, per i tantissimi, come me, che tutti i pomeriggi alle sei e mezzo, cascasse il mondo, non possono non sintonizzarsi su La zanzara, in onda tutti i giorni su Radio 24, programma cult ma scostumato per chi ha le orecchie delicate, quanto dirompente e senza censure, condotto dal Giuseppe nazionale, insieme con David Parenzo, che dà voce anche a quell’Italia più aberrante, trash, incazzata, fumante e frustrata che non trova spazio altrove.
Via Crux. Contro il politicamente corretto, edito nel luglio 2024 da Cairo Editore, è un pamphlet crudo perché si parla come si mangia, ma proprio per questo catartico e liberatorio, contro quel manto conformista - il politicamente corretto, appunto - pervasivo e tracimante talvolta nell’assurdo e nell’imbecillità più totalizzanti, autentico nemico della libertà di espressione e strumento per renderci omologati, finti e mortificare la propria individualità.
Quando, per citare un esempio, negli affreschi della Cappella Sistina la scrittrice americana Robin Di Angelo vede il segno suprematista e prevaricante dell’uomo bianco, nonché un’impronta patriarcale e addirittura razzista, significa rasentare il ridicolo.
Se la favola di Biancaneve e i sette nani, come sostiene Paola Cortellesi, contiene in realtà una chiara componente patriarcale che relega Biancaneve al ruolo di colf degli stessi sette nani, allora tutto è perduto.
L’ordine conformista oppressivo che decide ciò che è permesso dire e ciò che invece non lo è, pena la riprovazione e l’emarginazione sociali, se non in alcuni casi la persecuzione giudiziaria, è inaccettabile.
Cruciani scrive (bene) asciutto ed esplicito così come parla alla radio: sembra infatti di leggere pari pari quanto detto in trasmissione, parolacce comprese.
Non c’è spazio per l’ipocrisia. Niente smancerie e moine. Il Crux pensiero va diritto, scorre e accende gli animi attraverso pagine vibranti da consumare tutto d’un fiato su temi divisivi e arroventati. È una stecca nel coro del conformismo più piatto in forte polemica sulla cosiddetta cancel culture, cultura della cancellazione, sulle parole messe all’indice, su inclusività e immigrazione, sulla prostituzione e sul vento femminista di ritorno che spira però a correnti alterne.
Gli strali del Crux - lui non ha alcuna intenzione di assurgere a guru - non risparmiano gli ambientalisti alla Greta Thunberg, così come pure il gruppo Ultima generazione. E sull’accoglienza, ce n’è anche per le Ong e il Vaticano.
Una voce controcanto, dunque, che rifiuta il buonismo da discount e il perbenismo d’accatto, ma soprattutto un manifesto per la libertà di poter esprimere sempre e comunque il proprio pensiero, di fare del proprio corpo ciò che si vuole, di comportarsi come ci si sente.
Il nostro è dunque un libertario convinto: del resto, a suo tempo, è passato anche da Radio Radicale.
Il libro prende spunto dallo spettacolo teatrale Via Crux. Tutto quello che pensate e non avete il coraggio di dire, allestito il 3 maggio 2024 al Tirinnanzi di Legnano.
Un’avventura per difendere la libertà in tutte le sue manifestazioni.
E come direbbe un qualsiasi “zanzaroso”: siamo al top!

Via Crux. Contro il politicamente corretto
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Via Crux. Contro il politicamente corretto
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