Voglia di tenerezza di Larry McMurtry

Aurora è una vedova cinquantenne che, da Boston, si trasferisce a Houston. Un bel cambiamento, un nuovo inizio che potrebbe essere stimolante, ma anche deludente. Aurora è una donna che non ama star ferma e si tufferà in molte avventure, senza pensare alle conseguenze per sé, ma soprattutto per chi le sta attorno.

Emma è la figlia di Aurora anche se, analizzando i fatti, sembrerà più lei la madre. Cerca la tranquillità, la semplicità; insomma, genetica parte, non assomiglia per nulla alla madre. Ma, forse, gli anni smusseranno un po’ gli angoli di queste due donne e qualcosa cambierà. In fin dei conti non chiedono molto…

Larry McMurtry ci parla dell’amore e delle sue difficoltà, quelle piccole e grandi incomprensioni che mettono la parola fine a una storia senza l’aggettivo lieto davanti.
Voglia di tenerezza (Mondadori, 1984) è una storia diventata famosa anche per la sua controparte su celluloide, una storia che partirà sottovoce prima di esplodere in tutta la sua potenza. I suoi personaggi si racconteranno come vecchi amici, con dialoghi azzeccati per pagine che scivoleranno frenetiche fra le dita.

Questo è un libro dedicato a chi vuol leggere d’amore, ma che non vuole il lieto fine subito, un libro che dirà tante cose e lo farà a modo suo, e chiede soltanto un po’ d’attenzione, per questo.