Volevo vivere per sempre
- Autore: Sally Nicholls
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Piemme
- Anno di pubblicazione: 2009
Sam ha gli occhi azzurri, una voglia a forma di quattro sul ginocchio - dicono che porti fortuna, ma finora non ha proprio funzionato - e, cosa straordinaria, ha di nuovo tutti i capelli. La sua più grande passione sono i fatti, le cose nuove, le scoperte; vorrebbe che ci fosse una risposta per ognuna delle mille domande che gli frullano per la testa e a cui gli adulti si rifiutano di rispondere. Per questo ha deciso che, se diventerà grande, farà lo scienziato, così finalmente potrà indagare su quelle cose che nessuno sembra conoscere: gli UFO, le ragazze e la morte. Su quest’ultima, pare proprio che non si sappia nulla, perché ogni volta che prova a parlarne la gente cambia discorso. Da quando è uscito dall’ospedale, studia a casa con Mrs. Willis, che non è per niente male, anche se è un po’ troppo buona per essere una maestra vera. È stata lei a dargli l’idea di scrivere un libro sulla sua vita. All’inizio gli è sembrato strano, anche perché di solito i bambini dei libri o sono eroi o vengono picchiati dai compagni di scuola. Però poi Sam ha capito che scrivere poteva essere un modo per fermare il tempo e anche quella brutta malattia, per raccontare tutte le cose belle che ha fatto, come quando il suo papà lo ha portato in slitta, e anche per pensare a ciò che forse non farà mai, come dare il primo bacio a una ragazza. Un modo, insomma, per vivere per sempre. (Note di copertina)
La storia di un bambino malato la cui vita sta volgendo al termine non può dare adito a felicità alcuna, ma sino dalle prime righe il racconto riesce a distogliere il lettore dalla reale situazione del protagonista e con abile narrativa affronta la vita di tutti i giorni di questo ragazzino che è sopra le righe per simpatia, curiosità ed intelligenza.
Con estrema bravura, l’autrice riesce pagina per pagina a catalizzare l’attenzione verso la gioia che questo giovane ha nei confronti della vita e di tutto quello che lo circonda e si perde così contatto con il dramma che si sta invece consumando.
E’ proprio nelle ultime pagine che il racconto volge verso un naturale epilogo, come del resto era già stato evidenziato dallo stesso Sam all’inizio del libro, ma tale è stata la bravura di Nicholls Sally che sino all’ultimo si riesce a sperare in un esito diverso. La grandezza di questo romanzo sta proprio nel portare il lettore a godere della vita del protagonista, piuttosto che soffrire la sua morte.
Volevo vivere per sempre
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